Sono 6, finora, le vittime accertate delle piogge eccezionali che hanno colpito la città
LIVORNO – Sono riprese stamani le ricerche dei due dispersi dopo il nubifragio che ieri ha colpito la costa Tirrenica e in particolare la città di Livorno. Il bilancio delle vittime, al momento è fermo a 6, tra cui 4 persone che si trovavano in un appartamento sotto al livello della strada, che è stato completamente invaso da acqua e fango. Distrutta un’intera famiglia (padre, madre un bambino di quattro anni e il nonno) che abitava nel seminterrato di Via Nazario Sauro.
Altri due corpi sono stati recuperati dai Vigili del Fuoco in via Sant’Alò e in via Fontanella. Sulla città nella notte tra sabato e domenica sono caduti oltre 200mm di pioggia secondo i dati del Centro Funzionale Regionale di Monitoraggio Meteo-Idrogeologico.
La Regione dichiara lo stato di emergenza
Oggi nella seduta della giunta regionale sarà dichiarato lo stato di emergenza regionale “e chiederemo al governo nazionale il riconoscimento dello stato di calamità” ha spiegato il governatore toscano Enrico Rossi.
La regione metterà subito a disposizione 3 milioni di euro per gli interventi urgenti ha aggiunto Rossi a margine del vertice presso la sala operativa provinciale integrata cui hanno partecipato anche l’assessore all’ambiente e protezione civile, Federica Fratoni, e il sindaco della città labronica, Filippo Nogarin.
Per quanto riguarda la natura dell’allerta diramata sabato dalla sala operativa regionale della Protezione civile regionale, il governatore toscano ha specificato che il codice arancione non differisce da quello rosso se non per l’ampiezza delle zone interessate e che consente ai sindaci di mettere in campo tutte le azioni di prevenzione necessarie.
“Il sistema di allerta era adeguato alla natura dell’evento e ha funzionato perfettamente, comunicato fin dal primissimo pomeriggio del 9 settembre ai sindaci e alle amministrazioni. Mi pare che il sindaco Nogarin stia, nei fatti, cercando di alimentare polemiche per addossare responsabilità che non ci sono” ha affermato anche l’assessore Fratoni.
#Livorno #maltempo, ricognizione aerea elicottero #dragovf sull'area colpita dal nubifragio pic.twitter.com/8B2vsJX0eM
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) September 10, 2017
Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa: “Ecco gli interventi di manutenzione seguiti durante l’estate”
Il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, competente per la manutenzione dei corsi d’acqua sul vasto comprensorio che va da Livorno a Castiglion della Pescaia, passando per l’Alta Val di Cecina, si è recato sin da subito sui luoghi maggiormente colpiti dalla piena nel Comune di Livorno.
L’eccezionalità della quantità di acqua abbattutasi in un lasso di tempo molto breve sulla città di Livorno, ha fatto sì che i corsi d’acqua presenti nel centro abitato non siano stati in grado di contenere la piena.
“Tutta la manutenzione ordinaria in carico nostro sul Comune di Livorno era stata eseguita – ha sottolineato il presidente del Consorzio 5 Toscana Costa Giancarlo Vallesi – con interventi di sfalcio della vegetazione infestante e ripulitura dell’alveo dei corsi d’acqua. Tutti interventi finalizzati al libero e corretto deflusso delle acque. Ciò che ha fatto tracimare i fossi non è stata la mancata o la scarsa manutenzione, bensì l’enorme quantità di acqua concentratasi su Livorno in poche ore”.
Queste le manutenzioni ordinarie eseguite e completate dal Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa per un totale di circa 500.000 euro (comprendendo la gestione degli impianti idrovori, esclusi invece i costi indiretti come sopralluoghi, sorveglianza, spese gestione, spese mezzi):
manutenzione ordinaria del Bacino Ardenza (svolta in amministrazione diretta)
sfalcio dei canali Paduletta (svolta in amministrazione diretta)
manutenzione del bacino del Fosso Ugione (svolta in amministrazione diretta)
manutenzione del Rio Maggiore e relative casse (svolta in amministrazione diretta)
manutenzione del Rio Cigna e del rio Cignolo (svolta in amministrazione diretta)
manutenzione della cassa di espansione presente a porta a terra (svolta in amministrazione diretta)
manutenzione dei corsi d’acqua presenti nelle aree urbane del comune di livorno
taglio delle piante su Botro Querciaio loc. Scopaia (svolta in amministrazione diretta)
A questi interventi di manutenzione ordinaria si sono aggiunti interventi strutturali per tamponare ed affrontare situazioni di pericolo preesistenti, finalizzati a mitigare il rischio idraulico, primo tra tutti l’intervento su Rio Ardenza. Un progetto di circa 400.517,00 € finanziato dall’Accordo di Programma tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Toscana (3 novembre 2010), conclusosi a fine 2015, che ha previsto il consolidamento di un versante in frana in destra idraulica del Rio Ardenza a protezione dell’abitato di Via Remota nel comune di Livorno.
In particolare il tratto interessato è stato quello in località Molino Nuovo, dove si è realizzata una gabbionata in destra idraulica per un tratto di circa 130 m, una scogliera in sinistra idraulica per un tratto di circa 30m e la sistemazione del versante in destra idraulica mediante la realizzazione di opere di drenaggio.
“Un intervento che oggi possiamo dire è stato decisivo – ha affermato il Presidente Vallesi – perché ha consentito la tenuta della collina dove si registrava una pericolosa frana indicata sulle carte. Se il Consorzio non avesse portato a termine questo intervento probabilmente la situazione già disastrosa si sarebbe aggravata con la caduta a valle di materiale di risulta, quale fango, detriti, massi ecc”.
Su Rio Ardenza, corso d’acqua oggi in cronaca, il Consorzio di Bonifica aveva portato a termine anche altri lavori ed in particolare in loc. Lo Stillo 2 diversi interventi: la realizzazione di una scogliera e i lavori di realizzazione di difesa in gabbioni al piede di sponda in frana e regimazione delle acque a monte della stessa, per un importo pari a circa 150.000 € e una difesa spondale eseguita tramite scogliera al piede e posa in opera di grata viva, per un importo pari a circa 200.000 €.
Oltre a questi interventi, importante l’opera sul Fosso Ugione, finalizzata alla riduzione del rischio idraulico dell’area circostante; 2.104.917,15 € finanziati con l’“Accordo di Programma per l’individuazione dei soggetti attuatori degli interventi di cui alla L. 183/89 (annualità 2001-2002) e al D.L. 180/98 convertito con L. 267/98 (fondi residui annualità 1998-2000 e fondi art.16 L. 179/2002 e fondi residui annualità 2003)” che ha consentito di portare a termine il consolidamento e il rifacimento degli argini del Torrente, dal ponte della linea ferroviaria Pisa-Roma al ponte sulla vecchia ferrovia ex Saiet, in particolar modo attraverso la posa in opera di muri prefabbricati di sottoscarpa nella parte esterna degli argini nel tratto tra la linea ferroviaria Pisa-Roma e il ponte di Via Enriques e il ripristino ed adeguamento delle sezioni arginali.
In progetto sul Comune di Livorno c’è poi anche l’intervento su via Firenze: 2.254.600,00 € finalizzati alla realizzazione di un impianto di sollevamento costituito da una vasca di raccolta al cui interno sono previste 6 idrovore a elica, per una portata totale di 18.000 l/s che consentirà di evitare il frequente allagamento del sottopasso ed il conseguente forte disagio della cittadinanza in presenza di piogge e eventi meteorologici avversi
“Quanto accaduto a Livorno – prosegue il presidente Vallesi – ci sconvolge e ci chiama in prima linea a prenderci la responsabilità, insieme agli altri soggetti a vario titolo coinvolti, di interrogarci su quali siano le azioni necessarie per difendere il territorio da eventi sempre più frequenti, quanto sempre più difficilmente contenibili. Allo stesso tempo però, come presidente del Consorzio di Bonifica, ho il dovere di rivendicare l’esecuzione corretta e tempestiva del lavoro che la Regione Toscana ha demandato al nostro ente”.
Ripresa parziale delle circolazione dei treni
Ieri alle 18:40 è ripresa, con una precauzionale limitazione di velocità, la circolazione ferroviaria su uno dei due binari tra Livorno e Campiglia. La riattivazione del secondo binario era prevista in nottata. Per la giornata di oggi invece Trenitalia comunica che saranno possibili limitate rimodulazioni del servizio Regionale. Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana, sono ancora al lavoro per ripristinare le condizioni di sicurezza dei binari.
Durante la giornata di ieri i tecnici hanno lavorato in particolare per liberare la stazione di Livorno dai detriti e dai ristagni d’acqua, conseguenti all’allagamento causato dalle abbondanti piogge della nottata. Mentre tra Livorno e Quercianella hanno dovuto rimuovere i detriti che avevano occupato la sede ferroviaria e liberare la linea di alimentazione elettrica dei treni da alcuni alberi. La circolazione tra Pisa e Campiglia era interrotta ed è stato attivato un servizio ferroviario spola tra le stazioni di Pisa Centrale e Livorno.
Durante l’interruzione i treni a lunga percorrenza sono stati deviati via Firenze-Pisa. Per i treni regionali Trenitalia ha attivato servizi sostitutivi con autobus tra Livorno e Pisa e tra Pisa e Campiglia con fermata nelle stazioni intermedie. Nella stazione di Livorno il personale di Trenitalia durante tutta la giornata ha fornito assistenza ai viaggiatori in transito.
Torna la luce nelle abitazioni
E-distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete di distribuzione elettrica, ha attivato la task force per riportare la luce nelle case, molte delle quali invase dall’acqua.
Nel pomeriggio di oggi il servizio elettrico è stato ripristinato. La rete elettrica è rientrata in funzione e tutti gli impianti, che si trovavano nelle zone allagate, sono di nuovo attivi (a parte la cabina elettrica di Lido di Chioma, situata in un’area non raggiungibile a causa del crollo di un ponte).
Il lavoro della task force di e-distribuzione, composta da 150 uomini tra tecnici e operativi, proseguirà per verificare le singole situazioni sulle linee di bassa tensione e procedere con l’eventuale sostituzione dei contatori nei condomini o nelle abitazioni alluvionate.
Tutte le operazioni sono gestite in collaborazione con Prefettura, Comune di Livorno, Protezione Civile e Vigili del Fuoco.
Oggi allerta arancione al Centro-Sud
Per la giornata di oggi la Protezione Civile ha diramato l’allerta arancione sulla Basilicata, sulla Calabria, sulla Campania e sul Lazio, su parte del Friuli Venezia Giulia, della Lombardia, del Molise e del Veneto oltre che sull’Umbria, sulla Puglia e sui versanti tirrenico e ionico della Sicilia. L’allerta gialla è stata invece valutata sui restanti settori dell’Emilia Romagna, del Friuli Venezia Giulia e su parte della Lombardia e della Sicilia.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo.
Il Codacons denuncia la Protezione Civile regionale
Dopo la tragedia di Livorno il Codacons presenta oggi un esposto alla Procura della Repubblica in cui si chiede di accertare le responsabilità di istituzioni ed enti locali, alla luce delle possibili fattispecie di concorso in omicidio con dolo eventuale e disastro ambientale.
“Abbiamo deciso di chiedere alla Procura livornese di verificare se sia stato lanciato adeguato allarme in merito all’ondata di maltempo che ha investito la città, o se al contrario ci sia stata una sottovalutazione dei pericoli per la popolazione che ha portato al disastro” spiega l’associazione dei consumatori.
“Comune, Provincia, Protezione civile e tutti gli altri enti pubblici competenti hanno il dovere di mettere in sicurezza il territorio e i cittadini, attraverso interventi su argini, fiumi e torrenti, ed evacuando i residenti in caso di necessità, ed in presenza di omissioni può configurarsi nei loro confronti la fattispecie di dolo eventuale, che si verifica quando un soggetto pone in essere un comportamento accettandone i rischi e le conseguenze che, seppur non volute, appaiono possibili” prosegue il Codacons.
“Eventuali carenze sul fronte della sicurezza e del territorio hanno di fatto contribuito a determinare la tragedia, motivo per cui oggi chiediamo alla magistratura di accertare le responsabilità di tutti gli enti pubblici, valutando anche l’arresto dei soggetti che avevano il compito di tutelare la popolazione e non hanno adempiuto ai propri doveri istituzionali” conclude la nota.
Intanto l’associazione, ai sensi della legge 241/90, invierà oggi formale istanza d’accesso per acquisire tutte le comunicazioni intercorse tra Protezione civile e i sindaci dei comuni devastati dal maltempo di ieri, e le segnalazioni dei cittadini circa lo stato di fiumi e torrenti e richieste di intervento di messa in sicurezza.
CNA chiede interventi rapidi per le imprese colpite
“Solidarietà forte e concreta subito a tutte le imprese livornesi colpite e danneggiate dal nubifragio dello scorso fine settimana. Cordoglio e vicinanza ai familiari e ai parenti delle vittime”. Lo si legge in una nota della Cna che segnala la mobilitazione nazionale e della struttura locale, alla quale le imprese possono rivolgersi per i danni e per le altre necessità.
“Alle istituzioni a tutti i livelli – prosegue la nota – chiediamo prima di tutto velocità negli interventi a sostegno delle imprese, il ripristino delle infrastrutture e dei servizi essenziali e una ricognizione immediata dei danni. Solo così sarà possibile compiere i primi passi verso il ritorno alla normalità che, come tutti ci auguriamo, dovrà avvenire in tempi veramente brevi”.
“Tutte le imprese alluvionate devono sentire la vicinanza dello Stato. Il Governo, la Regione Toscana e il Comune di Livorno dovranno operare in strettissima sinergia per far funzionare bene la macchina degli aiuti. Infine occorrono decisioni immediate per avviare le procedure necessarie per l’esenzione fiscale per le imprese colpite e l’apertura di linee di finanziamento agevolate per favorire la ripartenza di chi oggi si trova in ginocchio” conclude la CNA.