I fondi del FSUE potranno essere utilizzati per le operazioni di ricostruzione
STRASBURGO – Il Parlamento europeo riunito in Plenaria ha approvato oggi in via definitiva lo stanziamento di 1,2 miliardi di euro circa in aiuti comunitari per riparare i danni causati dai terremoti nel centro Italia nel 2016 e nel 2017.
L’Aula ha dato il via libera allo stanziamento di 1.196.797.579 euro dal Fondo di solidarietà dell’UE (FSUE) con 658 voti favorevoli, 6 contrari e 26 astensioni.
I fondi del FSUE potranno essere utilizzati per le operazioni di ricostruzione, di emergenza e di bonifica e per la protezione dei monumenti. L’Italia è già il principale beneficiario del Fondo di solidarietà, avendo ricevuto sin dalla sua creazione 15 anni fa finanziamenti UE pari a 1,3 miliardi di euro.
L’Italia ha chiesto un anticipo di 30 milioni di euro (importo massimo possibile) che è stato concesso dalla Commissione europea il 29 novembre 2016 e versato integralmente.
Tra la fine di agosto 2016 e la metà di gennaio 2017, una serie di terremoti di magnitudo compresa tra i 5,9 e i 6,5 gradi della scala Richter, seguita da numerose scosse di assestamento, ha colpito vaste aree della catena appenninica dell’Italia centrale, in particolare le regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. I terremoti hanno causato 333 morti e oltre 30 mila tra sfollati e bisognosi di assistenza. Le infrastrutture sono state gravemente danneggiate e le imprese, comprese le aziende agricole e turistiche, sono state colpite in modo significativo.
Come ha affermato il relatore Giovanni La Via (PPE) “l”UE ha promesso di aiutare l’Italia ad affrontare questa tragedia; sono orgoglioso di affermare che stiamo compiendo progressi in questo senso. 1,2 miliardi di euro è il maggiore utilizzo mai compiuto del Fondo di solidarietà dell’UE, che saranno utilizzati per aiutare le popolazioni di Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, drammaticamente colpite dai terremoti, a pianificare un nuovo futuro. Contribuiranno alla ricostruzione intrapresa dal nostro governo e dalle autorità locali”.
Il FSUE è stato istituito in risposta alle disastrose inondazioni che colpirono l’Europa centrale nell’estate del 2002. Da allora, per i lavori di riparazione successivi a 76 catastrofi in almeno 24 Paesi dell’UE – tra cui inondazioni, incendi boschivi, terremoti, tempeste e siccità – sono stati stanziati aiuti per un totale di oltre 5 miliardi di euro.