Il focolaio ad Anzio: nella Capitale Raggi firma l’ordinanza per le disinfestazioni
ROMA – Sono saliti a 17 i casi di Chikungunya nel Lazio accertati dal SERESMI, il Servizio Regionale di Sorveglianza Malattie Infettive: di questi, 6 nella Capitale. “Sul totale dei casi, dieci riguardano persone residenti o che risultano avere un soggiorno nel Comune di Anzio, e sette riguardano persone che non hanno viaggiato in Italia o all’estero nei 15 giorni antecedenti all’esordio dei sintomi” spiega in una nota la Regione.
“Le Asl competenti hanno già fatto richiesta di disinfestazione nei giorni precedenti nelle aree interessate dal fenomeno. Così come dispone la circolare del Ministero della Salute in relazione al piano di contrasto, infine, è stata attivata un’azione quotidiana di monitoraggio, con la richiesta di supporto all’Istituto Superiore di Sanità per verificare le azioni di disinfestazione messe in campo dai Comuni e i loro risultati” si legge ancora nella nota.
Intanto il Centro Nazionale sangue – Istituto Superiore di Sanità ha deciso la sospensione totale delle donazioni di sangue nella Asl 2 del Comune di Roma e nel Comune di Anzio.
La Regione Lazio risponde anche alle critiche: “In merito alle dichiarazioni dell’assessore comunale Montanari sui presunti ritardi di intervento della Regione Lazio rispetto ai casi di Chikungunya, è corretto precisare che l’8 settembre alle ore 13.26 l’Asl Rm2 inviava via Pec al Comune di Roma una richiesta urgentissima di disinfestazione sul territorio. Il Piano nazionale di sorveglianza del Ministero della Salute prevede che gli interventi di disinfestazione da parte degli uffici competenti, in questo caso Roma Capitale, siano avviati entro 24 ore dalla segnalazione di caso probabile o confermato”.
“Da quanto è emerso Roma Capitale ha intrapreso solo nelle ultime ore azioni esclusivamente di carattere larvicida e non adulticida come previsto dalla normativa. Il Dipartimento Tutela e Ambiente del Comune Roma, su nuova sollecitazione della Regione Lazio, ha garantito che entro oggi sottoporrà alla sindaca di Roma l’ordinanza contingibile ed urgente per l’avvio della necessaria disinfestazione in aree pubbliche e private” spiega Alessio D’Amato, responsabile della Cabina di Regia della Sanità alla Regione Lazio, al termine della riunione con Ministero della Sanità, Istituto Superiore di Sanità, Comune di Roma e le Asl sui recenti casi di Chikungunya.
Ieri, infine, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza “per contrastare l’emergenza sanitaria dovuta ai casi sospetti e accertati di Chikungunya trasmessi dalla zanzara tigre, non solo su suolo pubblico, ma anche su quello privato”.