In Bangladesh arrivano le scorte dell’UNICEF per 250 mila bambini rifugiati
DACCA – Gli aiuti d’emergenza dell’UNICEF per centinaia di migliaia di bambini rifugiati Rohingya, la minoranza etnica di religione islamica, e per le loro famiglie è arrivata nella capitale del Bangladesh.
L’aereo da carico è arrivato dalla Supply Division di Copenhagen con 100 tonnellate di aiuti comprendenti: compresse depuranti, kit per l’igiene familiare, materiali sanitari, teloni di plastica, kit ricreativi per bambini.
Gli aiuti serviranno per dare urgentemente l’assistenza necessaria al quarto di milione di bambini rifugiati Rohingya che, secondo le stime, sono tra le 429.000 persone fuggite dal vicino Myanmar nelle ultime settimane.
I rifugiati ora vivono in condizioni disperate nel Bangladesh meridionale. “Garantire che i bambini e le famiglie abbiano acqua potabile e pulita sicura è assolutamente essenziale per proteggerli dalla diarrea e da altre malattie trasmesse dall’ acqua”, ha dichiarato Edouard Beigbeder, Rappresentante UNICEF in Bangladesh.
“Si tratta di una minaccia molto reale, vista l’attuale situazione nei campi e negli insediamenti di fortuna in cui vivono i Rohingya, tra le forti piogge che attualmente si verificano” ha aggiunto.
Altri invii di aiuti – costituiti da borse scolastiche, tende, kit per lo sviluppo della prima infanzia, kit per l’igiene familiare e personale, teloni e materiale nutrizionale – sono in viaggio verso il Bangladesh.
Gli aiuti saranno consegnati – via camion – nella città meridionale di Cox’s Bazar, dove si sta mobilitando una risposta internazionale per affrontare la difficile situazione del crescente numero di rifugiati rohingya che arrivano in Bangladesh.
L’ UNICEF chiede 7,3 milioni di dollari USA di finanziamenti aggiuntivi per il suo lavoro nel Bangladesh meridionale nei prossimi tre mesi, ma saranno necessari ulteriori fondi in quanto la popolazione rifugiata continuerà a crescere.