La Ministra dell’Istruzione: “Rafforzata la nostra posizione, procediamo insieme per bambini, famiglie e scuole”
ROMA – Sul discusso tema dei vaccini obbligatori per frequentare la scuola arriva anche il parere del Consiglio di Stato. “Già a decorrere dall’anno scolastico in corso, trova applicazione la regola secondo cui, per accedere ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia, occorre presentare la documentazione che provi l’avvenuta vaccinazione” è la risposta a un quesito del presidente della Regione Veneto, nel parere sull’interpretazione della normativa vigente in materia di obbligo vaccinale (decreto-legge n. 73/2017).
Per la Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, è “una buona notizia: è sempre importante ricordare che i vaccini sono le uniche armi per combattere virus pericolosissimi”.
“Il parere del Consiglio di Stato in risposta al quesito posto dalla Regione Veneto rafforza e consolida la posizione del Ministero dell’Istruzione, e di quello della Salute: già da quest’anno scolastico è necessario presentare la documentazione che prova l’avvenuta vaccinazione delle bambine e dei bambini per accedere ai servizi educativi per l’infanzia” commenta la Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.
“Si tratta di un obbligo di legge attraverso il quale puntiamo a garantire alle nuove generazioni due importanti diritti costituzionali, quello alla salute e quello all’istruzione. Procedere insieme e in un’ottica di collaborazione, ciascuno per la propria parte e per la propria responsabilità, è fondamentale: è così che possiamo agevolare e sostenere le famiglie, i giovani e le scuole” aggiunge.
“Le famiglie – continua Fedeli – hanno compreso l’importanza di questa legge: ne abbiamo avuto piena dimostrazione in queste prime settimane di attuazione. Abbiamo riscontrato consenso, ma continueremo a essere impegnati in attività di comunicazione e informazione capillari perché riteniamo sia fondamentale accompagnare le scuole nelle nuove operazioni, mettendo in campo strumenti per semplificare le procedure a carico degli istituti e delle famiglie. Lavorare in sinergia – Ministeri, Regioni, Enti locali, scuole e famiglie – è essenziale per riuscire nel risultato, a beneficio delle nostre e dei nostri giovani”.
Codacons: “Tutto falso”
Totalmente false le notizie circolate in queste ore circa il parere del Consiglio di Stato sul decreto Lorenzin relativo alle vaccinazioni. Lo denuncia il Codacons, che rende pubblico il documento del CdS che smentisce le errate informazioni riportate dai mass media.
“E’ totalmente falso che il Consiglio di Stato abbia deciso sulla legittimità della legge Lorenzin; al contrario i giudici si sono astenuti da qualsiasi decisione rimandando la questione alla Corte Costituzionale cui pende un ricorso della Regione Veneto con l’intervento del Codacons” spiega l’associazione.
“Ciò che il CdS ha fatto, è stato solo chiarire che la legge si applica già a partire dall’anno scolastico in corso, ma non ne ha avallato la legittimità, come al contrario hanno sostenuto alcuni giornalisti evidentemente ingannati da veline fatte circolare appositamente per creare disinformazione” aggiunge l’associazione.
“L’unica novità introdotta dal parere del Consiglio di Stato, è quella che permette la trasmissione di dati sensibili sui bambini vaccinati dalle Asl alle scuole e viceversa, un principio assurdo che cozza nettamente con le disposizioni del Garante per la privacy, che ha vietato il passaggio di dati sui bimbi non vaccinati dalle Asl agli istituti scolastici”.
Per ricostruire la verità e contrastare assurde strumentalizzazioni su una materia delicata come i vaccini, il Codacons pubblica oggi sul proprio sito internet il parere integrale del CdS.