La tragedia nel Golfo del Bengala: tra i morti anche donne e bambini
DACCA- Si macchia di altro sangue l’emergenza dei migranti Rohingya, la minoranza etnica di religione islamica, che a migliaia continuano a fuggire dal Myanmar verso i confini con il Bangladesh.
Ieri sera un barcone si è rovesciato nelle acque del Golfo del Bengala, di fronte alla costa del Bangladesh, e le vittime sono decine. Secondo alcuni dei sopravvissuti e come riferisce Al Jaazera, a bordo dell’imbarcazione ci sarebbero stati più di 100 migranti Rohingya. Secondo un bilancio ancora provvisorio le vittime sarebbero decine: almeno 80 i morti nel naufragio, tra cui diversi bambini. Finora sono stati recuperati 14 corpi di fronte a Cox’s Bazar.
“Il tragico incidente che è costato la vita ad almeno 14 persone, tra cui diversi bambini, nelle acque del Golfo del Bengala rappresenta un triste richiamo sugli straordinari rischi che corrono i disperati Rohingya per sfuggire alle violenze che opprimono la loro patria” afferma l’UNICEF.
“Si ritiene che decine di altre persone siano morte durante simili viaggi da quando è scoppiata l’ultima crisi nello stato di Rakhine, a fine agosto. Complessivamente, nelle ultime settimane più di 250 mila bambini del Myanmar si sono rifugiati nel Bangladesh meridionale” aggiunge l’organizzazione.
L’UNICEF, nella nota, chiede “supporto internazionale agli sforzi portati avanti dal governo del Bangladesh per fornire aiuti umanitari urgenti e garantire la tutela dei diritti dei bambini Rohingya”.