Al Villaggio della Coldiretti i nonni contadini svelano i loro segreti ai più giovani
MILANO – Domani, lunedì 2 ottobre, si celebra la Festa dei nonni e in Italia sono quasi raddoppiati gli ultracentenari, che in 10 anni sono passati da 10mila a oltre 17mila. È quanto emerge dallo studio Coldiretti presentato alla vigilia della Festa dei nonni al Villaggio di Milano, dove sono stati svelati i segreti dei nonni contadini per allungare la vita.
“I nonni – sottolinea la Coldiretti – svolgono una funzione fondamentale nel conservare le tradizioni alimentari e nel guidare i più giovani verso abitudini più salutari nelle scuole e nelle case. Il boom degli ultracentenari è confermato anche dal dato relativo alle persone con più di 90 anni, che dal 2007 al 2017 sono cresciuti del 56 per cento, passando da 466.700 a 727.000. Il risultato è che gli italiani hanno raggiunto livelli record di longevità con 80,3 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne”.
Accanto all’alimentazione è importante la pratica di attività che aiutino a mantenere giovani il fisico e la mente. Secondo uno studio svedese, fare l’orto, zappare e seminare la terra è l’ideale per gli over 60 poiché riduce di quasi un terzo il rischio di morte, diminuendo del 27% la probabilità di incorrere in attacchi cardiaci o ictus.
Sono diverse le attività praticate che contribuiscono a far restare in forma in campagna dove i più elevati livelli di salute si registrano tra gli anziani attivi, dal taglio della legna all’uncinetto antistress.
Dal campo alla tavola, alla vigilia della Festa dei nonni balza all’occhio anche il boom del fai da te in cucina, con 16 milioni di italiani che quest’anno seguono i consigli dei nonni e si mettono al lavoro tra pentole e vasetti nella preparazione di conserve fatte in casa per garantirsi una alimentazione più genuina e naturale, che allunga la vita.
Al Villaggio di Milano i nonni contadini hanno preparato dal vivo le ricette “salvavita” delle campagne, dato lezioni su come trasformare e conservare in modo naturale i cibi, mostrato gli antichi mestieri di campagna che aiutano a tenere allenati mente e fisico e fornito i consigli sulla dieta per vivere cent’anni con l’aiuto di una speciale nutrizionista per la terza età.
“Nel 2017 ben un italiano adulto su tre è tornato all’autoproduzione di alcuni cibi secondo una tradizione del passato che – precisa la Coldiretti – sembrava destinata a perdersi ed è invece tornata di grande attualità di fronte alla svolta salutista e all’esigenza di portare in tavola cibi sani e genuini”. Il risultato è che sempre più persone trascorrono intere giornate a recuperare il prodotto, pulirlo, lavorarlo, cucinarlo e metterlo in vaso. Una maggiore attenzione rispetto al passato viene riservata soprattutto alla scelta delle materie prime che spesso vengono acquistate direttamente dai produttori agricoli in azienda, nelle botteghe o nei mercati di Campagna Amica.
La preparazione più radicata nella tradizione degli italiani è quella della trasformazione del pomodoro che prevede semplici ma importanti operazioni come la selezione e il lavaggio accurato dei pomodori, l’asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa ed infine la spremitura, l’imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie.
Non meno diffusi sono i sott’oli cioè gli ortaggi di stagione come zucchine e melanzane che vengono precedentemente lavati e scottati in acqua, aceto o vino, fatti asciugare, messi in vaso con diversi aromi e sterilizzati.
Immancabili poi tra le conserve fatte in casa sono le marmellate: una volta scelta la frutta preferita, va lavata, tagliata e lasciata a macerare con succo di limone zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare lo stesso. Una opportunità che consente di utilizzare frutta molto matura che, proprio per tale motivo si può acquistare a cassette a prezzi convenienti.
L’attività di trasformatori “fai da te”, comunque comporta l’osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma che devono valere anche per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione.