Coldiretti Impresapesca: “Decreto ministeriale inaccettabile e incomprensibile”
ROMA – Vietare la pesca delle vongole entro le 0,3 miglia alla stragrande maggioranza della flotta italiana vuol dire affondare il settore poiché è in queste zone che si concentra il 70 per cento delle vongole ed il 100 per cento delle telline e dei cannolicchi.
È quanto afferma Coldiretti Impresapesca nel commentare il decreto ministeriale con il quale si impedisce di fatto l’attività entro la fascia di divieto delle 0,3 miglia marine dalla battigia a tutti i compartimenti italiani, fatta eccezione per i due soli Consorzi di Venezia e Monfalcone.
“Una scelta inaccettabile e incomprensibile che, nell’autorizzare due sole realtà – accusa Coldiretti Impresapesca – finisce per penalizzare tutte le imbarcazioni tricolori (da Chioggia a Ravenna, da Rimini a Pesaro, fino ad Ancona, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Pescara, Ortona, Termoli, Manfredonia, Barletta, Roma, Gaeta, Napoli), peraltro senza alcuna motivazione plausibile”.
“In tal modo si creano – rileva Coldiretti Impresapesca – situazioni di svantaggio e di dumping tra imprese che operano sullo stesso mercato. Tra l’altro nella maggioranza dei compartimenti tricolori sono presenti i Consorzi di Autogestione, uno strumento adottato dalla politica della pesca nazionale che dà garanzie per una pesca sostenibile e durevole”.
“In gioco – conclude la Coldiretti Impresapesca – una flotta di circa 710 imprese in Italia e oltre 1600 addetti ed ha un indotto di altre 300 imprese di commercializzazione all’ingrosso e un altro migliaio di addetti proprio nel momento in cui si registra un trend positivo nei consumi con un balzo del 7% negli acquisti di pesce degli italiani nel primo semestre del 2017”.