Rogo del camper a Centocelle: fermati in Bosnia altri due sospettati


Nell’incendio dello scorso 10 maggio morirono tre sorelle di 4, 8 e 20 anni

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Nei pressi del camper era stato trovato del liquido infiammabile (foto Twitter)

ROMA – Nel corso delle prime ore della mattina a Bosanka Gradiska, località a circa 40 km da Banja Luka, in Bosnia, la polizia bosniaca ha individuato e arrestato, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità Giudiziaria di Roma, Seferovic Renato e Seferovic Jonson, due delle persone che nella notte tra il 9 e il 10 maggio scorso, nel quartiere di Centocelle a Roma, causarono il rogo della roulotte nella quale morirono 2 bambine di 4 e 8 anni e una ragazza di 20 anni.

Le tre sorelle vivevano nel camper assieme ai genitori e ai fratelli, che erano riusciti a scappare in tempo dal mezzo in fiamme mettendosi in salvo. La famiglia, di etnia Rom e composta in tutto da 13 persone aveva sistemato il camper nel parcheggio di un centro commerciale: poco dopo le 3 di notte il mezzo era stato avvolto dalle fiamme a causa del lancio di bottiglie incendiarie.

Le successive indagini avevano fatto emergere dissidi con la famiglia delle due persone fermate oggi in Bosnia che sono state individuate grazie alle attività investigative condotte dalla Polizia di Stato Squadra Mobile di Roma che, in stretta collaborazione con lo S.C.I.P. , Servizio cooperazione internazionale di polizia, ha seguito le loro tracce fino in Bosnia.

Lo stesso servizio ha avviato uno scambio informativo con i colleghi bosniaci che ha portato alla cattura. Il provvedimento restrittivo è stato adottato anche per fini estradizionali e la posizione dei due fermati è ora al vaglio delle autorità della Bosnia.

Nei giorni scorsi a Torino erano stati arrestati dalla Squadra Mobile di Roma altri due coautori dello stesso reato.