Il divieto ora riguarda solo il tratto di costa da Livorno ad Imperia fino al 31 ottobre
ROMA – Tornano in mare i pescherecci dallo Ionio al Tirreno nel tratto di costa da Brindisi a Civitavecchia che riforniscono anche la Capitale. A darne notizia è Coldiretti Impresapesca nel sottolineare che il via libera avviene dopo un mese di blocco e segue quello già scattato in tutto l’Adriatico.
Via libera dunque a fritture e grigliate a “chilometri zero” realizzate con il pescato locale e meno rischi di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto congelato o straniero delle stessa specie del nazionale se non addirittura esotico e spacciato per nostrano.
Il via libera alla pesca è importante per la flotta italiana in un momento in cui si registra un trend positivo nei consumi con un balzo del 7% negli acquisti di pesce degli italiani nel primo semestre del 2017, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ismea.
Il fermo pesca delle attività della flotta da italiana continua ora solo nel tratto di costa da Livorno ad Imperia fino al 31 ottobre, “dove però – precisa la Coldiretti – è disponibile pescato proveniente dalle altre zone nazionali dove non è in atto il fermo pesca, dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare”.
“Secondo quanto assicurato a livello istituzionale si tratterà dell’ultimo anno di applicazione dell’attuale formula del fermo biologico che, come abbiamo più volte denunciato, si è manifestato fallimentare. L’auspicio è che dal 2018 si possa mettere in campo un nuovo sistema che tenga realmente conto delle esigenze di riproduzione delle specie e delle esigenze economiche delle marinerie” conclude Coldiretti Impresapesca.