Dal ristorante all’agriturismo: sempre più italiani mangiano fuori casa


Lo rileva un’indagine Coldiretti/Censis: 24,5 milioni di connazionali regolarmente fuori a tavola

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Buona cucina tra gli elementi che influenzano la scelta dell’agriturismo

CERNOBBIO – Al mangiare fuori casa è destinato ormai oltre 1/3 del totale dei consumi alimentari delle famiglie, con la spesa per la ristorazione che ha superato i 78 miliardi nel 2016, per un aumento reale dell’8% rispetto a prima della crisi.

È quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti/Censis sulla ristorazione in Italia presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti. Nell’ultimo anno sono 50,3 milioni gli italiani che hanno mangiato fuori casa almeno una volta, di cui 24,5 milioni regolarmente.

I campioni del pranzo o cena al ristorante sono i cosiddetti millennials (i nati tra il 1980 e il 2000), che in 11 milioni hanno mangiato fuori casa, di cui 6,9 milioni regolarmente, a conferma del fatto che si tratta di un fenomeno destinato a crescere nel futuro.

“Tra i locali scelti – spiega la Coldiretti – 48,6 milioni di italiani hanno frequentato ristoranti, osterie, trattorie di cucina italiana o regionale, mentre 28,7 milioni si sono recati in ristoranti etnici (cinese, indiano, giapponese, ecc.), 36,1 milioni hanno mangiato negli agriturismi, 30,8 milioni in pub e paninoteche, 26,7 milioni in wine bar ed eno pub, 37,9 milioni in bar, caffè, pasticcerie per pranzo o cena, 31,5 milioni di italiani nei fast food, 16,5 milioni nei ristoranti vegetariani/vegani”.

Ineludibile per il successo è comunque la capacità di far mangiare bene il cliente. Per il 74% degli italiani la buona riuscita di un piatto dipende dalla qualità delle materie prime, mentre per il 17% è legata alla capacità dello chef. In particolare, l’eccellenza nella ristorazione deriva per i cittadini dalla qualità delle materie prime usate per preparare le pietanze (84,2%), dalla loro origine italiana (72,4%), dall’indicazione sul menu della provenienza delle materie prime e degli ingredienti (66,4%).

“Sono questi i tre elementi fondamentali per una cucina di eccellenza per la ristorazione – spiega la Coldiretti – che evidenziano il ruolo decisivo della filiera agroalimentare italiana, con i prodotti dell’agricoltura italiana considerati la base del buon mangiare, garantendo agli occhi dei clienti cibo di qualità, genuino e sicuro”.

Non a caso, l’utilizzo di materie prime al 100% italiane viene giudicato un moltiplicatore di attrattività per un locale dal 93,5% degli intervistati che affermano di mangiare fuori casa.

“La capacità di saper valorizzare a tavola i prodotti Made in Italy rappresenta un fattore di successo importante anche in chiave futura, con sempre più giovani che hanno deciso di scommettere sul cibo come risposta alle difficoltà occupazionali” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

GLI ITALIANI CHE HANNO MANGIATO FUORI CASA NELL’ULTIMO ANNO

Almeno una volta

50,3 milioni

di cui:

Regolarmente (una o
più volte al mese)

24,5 milioni

Fonte: Rapporto Coldiretti/Censis, su ristorazione 2017

LA CLASSIFICA DEI LOCALI PIU’ GETTONATI

Tipologia di locale

Italiani che vi hanno mangiato regolarmente o occasionalmente nell’ultimo anno (milioni)

Ristorante/osteria/trattoria cucina italiana o regionale

48,6

Bar, caffé, pasticcerie (per fare pranzo/cena)

37,9

Agriturismo

36,1

Fast food

31,5

Pub, paninoteca

30,8

Ristorante etnico (cinese, indiano, giapponese, ecc.)

28,7

Wine bar, enopub

26,7

Ristorante vegetariano/vegano

16,5

Fonte: Rapporto Coldiretti/Censis, su ristorazione 2017

famiglia pranzo cena
Cresce la ristorazione digitale, con 4,1 milioni di italiani che ordinano regolarmente cibo a domicilio online

Home restaurant e food sharing: le nuove tendenze

Se in 50 milioni pranzano o cenano fuori casa, sono 3,3 milioni gli italiani che mangiano negli home restaurant, con la preparazione di cene nel salotto di casa da parte di cuochi amatoriali, organizzate e promosse attraverso piattaforme social.

È una delle nuove frontiere del settore, a partire della food sharing economy, ovvero le differenti forme di condivisione del cibo. Innovazioni che stanno cambiando velocemente le abitudini alimentari degli italiani, anche per gli aspetti relativi al mangiare fuori casa, mentre la potenza del digitale moltiplica le nuove modalità di offerta e fruizione del cibo.

Se l’home restaurant “cattura” regolarmente 3,3 milioni di persone e altre 8,8 occasionalmente, il social eating (privati che organizzano in casa propria pranzi o cene come fossero ristoranti) è praticato abitualmente da 3,1 milioni di italiani mentre ulteriori 6 milioni lo fanno di tanto in tanto.

Novità che hanno ampliato la gamma delle opportunità senza entrare in conflitto diretto, almeno per ora, con le forme più tradizionali del mangiare fuori casa.

Altro fenomeno in crescita – spiega la Coldiretti – è quello della ristorazione digitale, con 4,1 milioni di italiani che ordinano regolarmente cibo a domicilio online, tramite sito web oppure app (più altri 8,8 che lo praticano saltuariamente), mentre sono 11 milioni quelli che usano il telefono in maniera costante per farsi portare a casa piatti e pietanze direttamente da ristorante e/o pizzeria (17,5 milioni quelli che lo fanno occasionalmente)”.

Nuove modalità di consumo che fanno saltare anche il tradizionale divario tra mangiare in casa e mangiare fuori casa. “La centralità assunta negli ultimi anni dal cibo spinge una rinnovata voglia di convivialità che si traduce anche in forme alternative e ‘social’ di ristorazione di cui occorre tenere conto” ha affermato Moncalvo.

“Se la parte più visibile e modaiola di questo fenomeno è rappresentata dalla mania dei food selfie che ha contagiato un italiano su tre, la volontà di stupire il palato di amici e convitati sta portando verso una sempre più attenta ricerca di prodotti tipici, di qualità e a km zero che ha trovato soprattutto nei mercati degli agricoltori un naturale sbocco” ha concluso.

GLI ITALIANI E LE NUOVE FORME DELLA RISTORAZIONE

Italiani che mangiano regolarmente negli home restaurant3,3 milioni
Italiani che praticano regolarmente il social eating3,1 milioni
Italiani che ordinano regolarmente pranzo o cena sul web4,1 milioni
Italiani che ordinano regolarmente pranzo o cena sul telefono11 milioni