L’associazione dei consumatori chiede di indagare per truffa e appropriazione indebita
ROMA – Non si placano le polemiche sulla fatturazione a 28 giorni delle compagnie telefoniche, che nonostante l’intervento dell’Antitrust e dell’Agcom non vogliono fare marcia indietro. Per questo domani il Codacons depositerà un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia contri i gestori telefonici.
“Di fronte all’immobilismo del Governo, che si limita ad annunciare futuri e non meglio specificati provvedimenti mentre i cittadini sono costretti a pagare una mensilità in più all’anno a causa della illegale prassi, e ai limiti dell’Agcom le cui sanzioni non possono superare una certa soglia, abbiamo deciso di passare alle vie legali denunciando penalmente le società telefoniche” spiega il presidente Carlo Rienzi.
“Le fatturazione a 28 giorni, infatti, è stata vietata in modo netto dall’Autorità per le comunicazioni, e nonostante sia illegale viene applicata ai contratti degli utenti, realizzando solo per la telefonia fissa e gli abbonamenti Sim un ingiustificato ricavo per le compagnie telefoniche pari a 1,19 miliardi di euro annui. In sostanza ogni singola famiglia italiana versa nelle casse degli operatori circa 50 euro annui per una pratica ritenuta illegale dall’Agcom, senza tenere conto delle sim ricaricabili” aggiunge.
Per tale motivo il Codacons presenterà domani un esposto a 104 Procure di tutta Italia, in cui si chiede di aprire una indagine sui gestori telefonici operanti nel nostro Paese, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, appropriazione indebita e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
Intanto gli utenti possono tutelarsi scaricando sul sito www.codacons.it la diffida alle compagnie telefoniche e la richiesta di indennizzo automatico dinanzi al Corecom per ottenere il risarcimento delle maggiori spese sostenute a causa dell’illegale fatturazione a 28 giorni.