Migranti clandestini nel libro di testo: interviene la ministra Fedeli


“L’educazione si fa con dati verificati, con contenuti oggettivi, con un linguaggio rispettoso”

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La Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli

ROMA – Ha alzato un polverone politico e non solo un paragrafo contenuto in un libro di testo per la scuola primaria nel quale è scritto che molti migranti “vengono accolti nei centri di assistenza per i profughi e sono clandestini, cioè la loro permanenza in Italia non è autorizzata dalla legge”.

“L’educazione si fa con dati verificati, con contenuti oggettivi, con un linguaggio rispettoso” sottolinea la Ministra dell’Istruzione, in riferimento ai contenuti sul tema dei migranti pubblicati nel libro di testo di V primaria.

“Bisogna fornire alle studentesse e agli studenti strumenti oggettivi, analitici e approfonditi, diversamente si fa cattiva educazione”, prosegue Fedeli. “Il Miur ha un confronto aperto con l’Associazione degli Editori (AIE) a cui trasferiremo le segnalazioni ricevute, affinché si attivi per le opportune verifiche”.

Come funzionano le adozioni dei libri di testo?

L’adozione dei libri di testo costituisce un momento particolarmente significativo dell’attività scolastica, spiega il ministero. La scelta, l’adozione e l’utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, compresi i libri di testo, devono essere coerenti con il Piano triennale dell’offerta formativa e attuate con criteri di trasparenza e tempestività.

L’adozione dei libri di testo (art. 7 del Decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994) rientra nei compiti attribuiti al collegio dei docenti, dopo aver sentito il parere dei consigli di interclasse (scuola primaria) o di classe (scuola secondaria di primo e di secondo grado). La prima fase di valutazione dei testi rappresenta, quindi, un’occasione importantissima per la partecipazione dei genitori alle attività scolastiche e per la loro collaborazione con i docenti.

Dopo i momenti di analisi e valutazione dei testi e le proposte dei singoli docenti o dei Dipartimenti disciplinari, i collegi dei docenti assumono le deliberazioni di adozione, scelgono cioè definitivamente i libri di testo. Tra i requisiti di cui il collegio deve tenere conto in questa operazione vi è quello relativo allo sviluppo di contenuti fondamentali delle singole discipline, per cui il libro dovrà presentare contenuti propri di ogni insegnamento, con un’attenzione particolare a rendere comprensibili i nessi interni e i collegamenti con altre discipline.

Inoltre, la normativa prevede che si presti attenzione al linguaggio impiegato, che deve essere coerente con l’età dei destinatari, studiato quindi per garantire la massima comprensibilità. Il libro di testo deve inoltre recare ben chiara l’indicazione bibliografica, per permettere eventuali approfondimenti.

Le adozioni dei testi scolastici vengono deliberate dai collegi dei docenti nella seconda decade di maggio. I dirigenti scolastici esercitano la necessaria vigilanza affinché le adozioni avvengano nel rispetto dei vincoli di legge, assicurando in ogni caso che le scelte siano espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia professionale dei docenti. Le deliberazioni di adozione dei libri di testo sono pubblicate all’albo delle scuole e sul sito web delle istituzioni scolastiche, nonché sul portale ministeriale “Scuola in chiaro”, suddividendo i libri tra obbligatori e consigliati (questi ultimi senza vincolo di acquisto da parte delle famiglie degli studenti).