Le parole del coach biancoverde in vista della terza trasferta stagionale della Soundreef
SIENA – Si avvicina la terza trasferta stagionale della Soundreef Mens Sana che domenica 29 ottobre alle ore 18:00 sarà impegnata sul parquet della Givova Scafati nel match valido per la 5ª giornata di andata del campionato di serie A2 girone Ovest.
Dopo i due ko a Casale e Trapani, al PalaMangano i biancoverdi vanno a caccia della prima vittoria esterna della stagione che significherebbe anche l’aggancio in classifica alla Givova a quota 6 punti.
A presentare il match che attende i biancoverdi è coach Giulio Griccioli, uno che Scafati la conosce bene. L’attuale allenatore mensanino, infatti, è stato head coach della Givova per due anni: a Scafati è stato anche eletto allenatore dell’anno dopo la prima stagione, quella 2010/2011.
Che ambiente troverà la Soundreef Mens Sana?
«Ho ricordi molto positivi di Scafati, dei tifosi e delle persone della società con cui ho ancora un ottimo rapporto. È stata un’esperienza che mi ha inserito nel mondo del professionismo da capo allenatore, e sono stati i miei primi due anni lontano da Siena. Scafati, come ho detto in settimana, è un campo sul quale si vince con molta difficoltà per il calore del pubblico e per l’identificazione dei giocatori con l’ambiente che fa sempre produrre degli extra. Dal punto di vista tecnico e mentale sarà un impegno importante: nel nostro percorso di crescita è un altro banco di prova significativo. Dovremo essere bravi a non far accendere la Givova e il pubblico e a giocare una partita il più concreta possibile».
Sotto il profilo del gioco, che squadra è Scafati?
«Perdichizzi è un allenatore di grande esperienza, che due anni fa ha portato Scafati alla semifinale playoff e alla vittoria della Coppa Italia. Le sue squadre sono sempre molto organizzate, ed è bravo a farle rendere al massimo sfruttando il talento dei suoi giocatori. La Givova di oggi di talento ne ha molto: è una squadra che gioca una pallacanestro veloce anche a metà campo, ha le idee chiare e la licenza di liberare il talento dei singoli. In queste prime partite di campionato è già riuscita a fare una partita da più di 100 punti realizzati contro Cagliari, di vincere un match ad alto punteggio a Roma contro la Virtus e di vincerne un altro sempre nella Capitale a basso punteggio contro la Leonis Eurobasket. Una squadra dunque che per esperienza dei giocatori e conferme ha una sua identità ed è brava ad adattarsi all’avversario».
I giocatori di Scafati?
«Scafati ha un roster lungo e completo. I due americani sono Sherrod, giocatore di grande mobilità molto pericoloso a rimbalzo e nelle situazioni di pick and roll. Miles, l’altro straniero, è un realizzatore molto rapido e di grande esperienza visti i suoi trascorsi anche in Europa. Altri elementi importanti sono l’ex capitano della Mens Sana Alex Ranuzzi e Crow che gioca anche da numero 4. Hanno punti nelle mani anche Santiangeli e Spizzichini, che l’anno scorso ha giocato nella Virtus Bologna promossa poi in serie A, e due anni fa era a Scafati a giocarsi ancora la promozione».
Passiamo alla Soundreef Mens Sana: come sta la squadra?
«La settimana è iniziata con il nostro viaggio ad Amatrice e dunque abbiamo adattato i nostri carichi di lavoro anche in base al viaggio affrontato. È stata comunque positiva sotto il profilo del lavoro, siamo cresciuti e dobbiamo ripartire dall’aspetto positivo del match contro Napoli. Vale a dire che nel momento in cui non ci riusciva nulla ci siamo messi insieme in attacco e in difesa, tirando fuori quella capacità di soffrire a livello fisico e mentale che a Scafati dovrà durare per forza ancora più minuti. Dovremo essere bravi a soffrire quando le cose non vengono, con pazienza e senza soluzioni affrettate».