Immersi nel Cratere: il post sisma raccontato dai terremotati


Online le testimonianze delle popolazioni del Centro Italia che provano a ripartire dopo il sisma

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La distruzione ad Amatrice, il paese laziale distrutto dal terremoto del 24 agosto 2016

ROMA – Wired e ActionAid presentano Immersi nel Cratere, un reportage interattivo a 360° che trasporta il pubblico nelle condizioni di vita in Centro Italia a oltre un anno dalla prima scossa di terremoto.

Quattro testimoni incarnano la capacità di reagire al disastro, accompagnando lo spettatore in un’esplorazione immersiva, raccontando speranze, paure e aspettative.

Immersi nel Cratere è un racconto in prima persona, senza mediazioni di alcun tipo.

Il reportage interattivo, disponibile online sulla homepage della testata Wired, è aperto da una panoramica del Monte Vettore, che permette all’utente di porsi nella condizione migliore per proseguire l’esperienza. L’utente potrà muoversi in questo spazio e cliccare sulle foto dei personaggi presenti per accedere ai reportage che raccontano la storia di quattro protagonisti. Ogni reportage, della durata di circa quattro minuti, approfondisce un aspetto specifico legato al post-sisma.

Gli spettatori viaggeranno insieme a Maurizio, dirigente scolastico di Camerino che è riuscito a garantire lo svolgimento delle lezioni anche durante l’emergenza; Stefano, fornaio di Arquata del Tronto con un grande amore per la sua terra e il suo lavoro; Assunta, tessitrice di Campotosto che sta facendo tutto il possibile per proseguire la sua professione nel paese in cui è cresciuta; Martina, giovane di Visso con la passione per il pattinaggio artistico a cui ha dovuto rinunciare dopo il crollo del palazzo del ghiaccio.

Immersi nel cratere intende portare lo spettatore dentro la realtà delle zone colpite, dove le comunità stanno cercando di riappropriarsi dei loro territori e ricominciare a vivere nonostante le molte difficoltà. A oltre un anno dalla prima scossa del 24 agosto 2016, la ricostruzione non è ancora cominciata e lo stato di emergenza è stato prolungato fino al 28 febbraio 2018. La rimozione delle macerie procede molto a rilento, mentre il numero degli sfollati è di 30mila.

L’impegno di ActionAid: il progetto SIS.M.I.CO.

L’intervento di ActionAid è cominciato subito dopo le prime scosse del 24 agosto, che hanno colpito il Centro Italia. Forte dell’esperienza maturata a seguito dei terremoti dell’Aquila nel 2009 e in Emilia Romagna nel 2012, attraverso il progetto SIS.M.I.CO. ActionAid intende garantire informazione trasparente, ascoltare i bisogni delle comunità e agevolare il dialogo con le istituzioni, nonché monitorare la gestione dell’emergenza e della successiva ricostruzione. L’intervento è strutturato su quattro pilastri fondamentali: una piattaforma informativa (http://terremotocentroitalia.info), l’attività con le scuole, il supporto alle comunità e all’associazionismo, i servizi alla cittadinanza.

Per saperne di più sul lavoro di ActionAid nel Centro Italia: https://www.actionaid.it/terremoto-centro-italia-nostro-intervento.