Il Ministero dell’Istruzione si è subito attivato dopo il caso scoperto da Striscia la notizia
ROMA – “La compravendita di titoli per la partecipazione al bando per le supplenze del personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) emersa da un servizio di Striscia la notizia rappresenta un episodio grave e inaccettabile, che il Ministero condanna con fermezza”. È quanto afferma il Ministero dell’Istruzione dopo il caso sollevato dal tg satirico lo scorso 30 ottobre.
L’inviato Lica Abete ha documentato infatti la vendita di titoli di accesso e culturali per consentire agli aspiranti privi di titolo l’accesso e l’incremento del punteggio in maniera illegale per il bando ATA 2017 per il rinnovo delle graduatorie di terza fascia del personale ATA per il triennio scolastico 2017-2020.
Come emerso dal servizio di “Striscia la notizia” a organizzare la compravendita di titoli sarebbe stato un sindacalista che prometteva ai potenziali concorrenti di ottenere diplomi di qualifica triennale, attestati “Eipass” e certificazioni simili, dietro pagamento di ingenti somme di denaro. Il tutto senza frequentare alcun corso o sostenere alcun esame.
Sulla vicenda i deputati di Sinistra Italiana, primo firmatario il vicepresidente della commissione scuola e cultura di Montecitorio Giancarlo Giordano, hanno presentato un’interrogazione alla ministra Fedeli.
Il MIUR si è subito attivato per ottenere i necessari chiarimenti da parte del sindacato interessato che, nel frattempo, ha sporto denuncia. La Procura è stata interessata dei fatti e sta indagando.
“Bene ha fatto il sindacato a denunciare, ma il Ministero chiederà formalmente che si vigili con maggiore attenzione e che sia verificato immediatamente quanto accaduto nell’ufficio oggetto del servizio affinché siano forniti rapidamente al MIUR tutti gli elementi per poter accertare, in parallelo alle indagini, la quantità e la qualità del danno causato” spiega ancora il dicastero.
“Il Ministero, per far sì che nessuna candidata e nessun candidato siano danneggiati in alcun modo, chiederà anche la collaborazione delle altre istituzioni competenti per il rilascio dei titoli di qualifica oggetto del mercato emerso nel servizio televisivo affinché siano attivati ulteriori controlli e ispezioni” si legge ancora nella nota.
Nel frattempo il Ministero precisa che non si tratta di un bando di concorso del personale ATA per l’assunzione a tempo indeterminato, ma delle graduatorie di istituto per le supplenze che prevedono dei tempi di perfezionamento durante i quali le indagini della Procura faranno il loro corso consentendo quindi ulteriori interventi sui casi specifici.