Si chiude l’avventura del Ct alla guida della Nazionale mentre il presidente federale resta in sella
ROMA – La mancata qualificazione dell’Italia ai prossimi Mondiali in Russia è costata cara a Gian Piero Ventura che da oggi non è più il Commissario Tecnico della Nazionale.
È questo l’esito dell’attesissima riunione in FIGC convocata dal Presidente federale Carlo Tavecchio, alla quale hanno preso parte i Presidenti delle componenti federali Gravina, Nicchi, Sibilia, Tommasi (che se ne è andato prima della conclusione in aperta polemica con Tavecchio) e Ulivieri.
Come spiega la FIGC in una nota durante la riunione è stato avviato un confronto a seguito della mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali di Russia 2018.
Come primo punto all’ordine del giorno, Tavecchio ha comunicato la scelta sulla guida tecnica azzurra e, a far data da oggi, Gian Piero Ventura non è più il Commissario Tecnico della Nazionale.
“Il Presidente federale ha informato altresì i rappresentanti delle componenti, che ne hanno preso atto, della sua indisponibilità a rimettere il mandato per assumersi la responsabilità di sottoporre al Consiglio Federale di prossima convocazione una serie di proposte sulle quali i consiglieri saranno chiamati ad esprimersi” sottolinea la FIGC.
Il Codacons si rivolge al CONI per cacciare Tavecchio
Intanto in occasione della riunione di oggi, il Codacons annuncia una diffida al CONI diretta alla revoca dell’incarico per il presidente della Federazione, Carlo Tavecchio.
“I risultati disastrosi della Nazionale di calcio italiana rappresentano solo l’ultimo episodio che delegittima Tavecchio nel ruolo di presidente della Figc” spiega l’associazione dei consumatori.
“Già in passato il numero uno della Federazione è stato a centro di vicende penali che, secondo i mass media, avrebbero portato a 5 condanne: nel 1970 per falsità in titolo di credito continuato in concorso, 1994 per evasione fiscale e dell’Iva, nel 1996 per omissione di versamento di ritenute previdenziali e assicurative, nel 1998 per omissione o falsità in denunce obbligatorie, nel 1998 per abuso d’ufficio per violazione delle norme anti-inquinamento” afferma il Codacons.
“A tali episodi si aggiungono gli scandali legati alle sue dichiarazioni razziste e antisemite, quando dichiarò ‘Non ho niente contro gli ebrei, ma meglio tenerli a bada’ e ‘Tenete lontano da me gli omosessuali‘. Nonostante ciò, Carlo Tavecchio è stato riabilitato ed è divenuto eleggibile” prosegue il Codacons.
“La mancata qualificazione dell’Italia dai Mondiali 2018, tuttavia, è solo l’ultimo tassello che offusca l’immagine del Presidente della Figc e rende del tutto inopportuna la sua permanenza all’interno della Federazione, e per tale motivo il Coni deve revocare l’incarico a Tavecchio e provvedere ad una nuova nomina per la presidenza della FIGC” spiega il Codacons nella diffida.