Il Ministro delle Politiche Agricole Martina soddisfatto della scelta del Parlamento europeo
STRASBURGO – “È molto importante la soluzione trovata dal Parlamento europeo e che ha visto l’impegno diretto di Paolo De Castro per avviare da gennaio il pacchetto Omnibus e non tardare con l’attuazione delle semplificazioni previste per gli agricoltori. È un passo utile soprattutto guardando alle misure per i giovani agricoltori, al taglio di burocrazia che arriva con le nuove regole e ai miglioramenti apportati alla gestione del rischio”. È quanto afferma il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.
Tra le principali novità del pacchetto Omnibus per il comparto agricolo:
- prevista una maggiore flessibilità per identificare la figura dell’agricoltore attivo, nell’applicazione degli aiuti accoppiati e per i piccoli agricoltori;
- maggiore semplificazione nelle regole del greening e possibilità di aumentare il pagamento di base per i giovani agricoltori;
- sullo sviluppo rurale, le novità più importanti riguardano la gestione del rischio; in particolare, la soglia minima di danno per far scattare l’erogazione dei risarcimenti dovrebbe essere abbassata dal 30 al 20%.
- altre semplificazioni riguardano lo strumento di stabilizzazione del reddito attraverso i fondi di mutualizzazione.
Di grande importanza inoltre, tra l’altro fortemente volute dalla delegazione italiana, sono le novità introdotte alla misura consulenza aziendale che, pur se inserita negli attuali Programmi di sviluppo rurale, risulta praticamente inapplicata a causa di limiti oggettivi previsti nella regolamentazione di base. Per quanto riguarda le OCM, il rafforzamento del ruolo delle organizzazioni dei produttori per tutti i settori, analogamente a quanto già previsto nel pacchetto latte.
Nei giorni scorsi la Coldiretti aveva chiesto che il pacchetto Omnibus su cui era stato raggiunto un accordo politico potesse essere applicato nei tempi previsti e cioè a partire dal 1° gennaio 2018. A scriverlo era stato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in una lettera inviata al Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e per conoscenza, ai Presidenti delle tre commissioni parlamentari coinvolte nel dibattito. Scongiurato dunque il possibile “grave danno se, per questioni procedurali, gli agricoltori italiani dovessero perdere l’opportunità di applicare le nuove regole”.