I genitori potranno autorizzare le scuole a consentire l’uscita autonoma: la novità è contenuta nella legge di conversione al decreto fiscale
ROMA – Cambia la normativa in materia di uscita dei minori di 14 anni dai locali degli istituti delle scuole secondarie di primo grado. È una delle novità tra quelle approvate oggi dal Senato nella legge di conversione al decreto fiscale: una norma che assume particolare importanza per la comunità educante e per i genitori.
“Soddisfazione per la soluzione con cui si è risolta una questione che era irrisolta da anni e che ultimamente era stata evidenziata da una sentenza della Cassazione” commenta la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli.
“Finalmente i genitori delle ragazze e dei ragazzi minori di 14 anni potranno legittimamente autorizzare le scuole frequentate dalle proprie figlie e dai propri figli a consentirne l’uscita autonoma dai locali scolastici al termine dell’orario delle lezioni, in considerazione dell’età, del grado di autonomia e dello specifico contesto, nell’ambito di un processo di autoresponsabilizzazione” prosegue la Ministra.
Il rilascio dell’autorizzazione avrà l’effetto di esonerare il personale scolastico dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza. “La norma, a cui si è giunti dopo un approfondimento legislativo operato dal MIUR, rappresenta un punto di equilibrio fondamentale tra varie esigenze, a volte contrapposte ma tutte di grande rilievo e irrinunciabili, quali la tutela dell’incolumità dei minori, il raggiungimento di gradi sempre maggiori della loro autonomia, le scelte educative delle famiglie e il ragionevole contenimento degli obblighi di vigilanza in capo al personale scolastico”, aggiunge la Ministra Fedeli.
La necessità di intervenire urgentemente con una norma in questo delicato settore era emersa all’indomani della pubblicazione, nel settembre scorso, di un’ordinanza della Corte di Cassazione, che aveva abbracciato un’interpretazione particolarmente rigorosa delle vigenti disposizioni in materia di obblighi di vigilanza nei confronti dei minori.
I media avevano dato ampio risalto al problema della regolamentazione delle modalità di uscita dei minori dai locali scolastici al termine delle lezioni e molti dirigenti scolastici avevano emanato specifiche circolari per impedire l’uscita autonoma da scuola delle alunne e degli alunni con età inferiore ai 14 anni.
Tali provvedimenti avevano determinato vibrate proteste da parte delle famiglie, che si erano trovate nell’evidente difficoltà di contemperare la presenza quotidiana all’uscita della scuola dei propri figli con l’orario di lavoro, nonché degli stessi docenti, che si erano trovati costretti a dover prolungare la loro presenza nei locali scolastici anche oltre l’orario di lavoro.
“Questo assetto normativo ostacolava inoltre le libere determinazioni, da parte di ciascuna famiglia, su un aspetto importantissimo dell’educazione delle proprie figlie e dei propri figli, quello del processo della loro autoresponsabilizzazione, considerato che la scelta di molti genitori di consentire ai propri figli di percorrere in autonomia il tragitto casa-scuola e viceversa non era il frutto dell’inottemperanza al proprio ruolo educativo e di vigilanza, bensì il cuore di un processo educativo voluto e costruito dalle famiglie insieme ai propri figli e finalizzato alla loro crescita e autonomia, permettendo l’acquisizione di sempre maggiori capacità di interazione, autostima e sicurezza, unitamente allo sviluppo del loro senso di identità e responsabilità” sottolinea il MIUR.
Tutto ciò aveva fatto emergere la mancanza nel nostro ordinamento di una disciplina specifica sulla questione, che tra l’altro garantisse l’uniformità normativa su tutto il territorio nazionale.
“La norma oggi approvata dal Senato – afferma la Ministra Fedeli – consentirà di superare tutte le problematiche richiamate, nel rispetto dei principi sanciti nella Carta Costituzionale, laddove assegna alla famiglia ed alla scuola la responsabilità di educare e di istruire i giovani in un rapporto famiglia/scuola che va nella direzione di una relazione sempre più interattiva, introducendo modalità organizzative atte a favorire un maggiore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, così investendoli della corresponsabilità educativa”.
“In questo quadro – conclude la Ministra -, l’autorizzazione dei genitori all’uscita autonoma dei minori di 14 anni da scuola costituirà il frutto del confronto responsabile, dell’accordo partecipato, della condivisione di metodologie e obiettivi tra famiglia e scuola, che devono caratterizzare il processo di crescita del minore in ambito scolastico”.