Il presidente biancoverde sul momento difficile della squadra: “È un problema più psicologico che tecnico”
SIENA – Dopo la sconfitta interna contro la Pasta Cellino Cagliari la Soundreef Mens Sana fa quadrato per invertire il trend negativo di questo primo scorcio di campionato. Già nelle ore successive alla partita contro Cagliari, la Società ha ritenuto opportuno dare una scossa all’ambiente operando delle modifiche al programma settimanale di lavoro. Oggi il presidente biancoverde Guido Bagatta è arrivato a Siena per parlare con la squadra, impegnata anche oggi in una doppia seduta sul parquet, e ha poi espresso il suo punto di vista sul momento che sta attraversando la Soundreef Mens Sana.
Presidente Bagatta, come si esce da questa situazione?
«Lavorando e rendendosi conto che siamo una squadra molto più forte di quello che abbiamo fatto vedere finora per mille motivi, tra cui anche assenze e infortuni come quelli di Cappelletti, Turner o Casella che non devono essere comunque una scusa. È un problema più psicologico che tecnico che si risolve con il lavoro e cercando di capire che squadra siamo e quanto forti siamo»
Cosa hai detto alla squadra?
«Che domenica contro Cagliari ho visto il quarto più brutto di centinaia di partite a cui ho assistito nella mia vita e mi riferisco al primo parziale che è stato inguardabile. Ho detto ai giocatori che la squadra vista domenica non siamo noi e non perché abbiamo perso, ma per il modo in cui lo abbiamo fatto, senza lottare su ogni pallone. Questo è un gruppo che in allenamento e in ogni situazione darebbe qualsiasi cosa per uscire dalle difficoltà. Contro Cagliari è come se per qualche motivo avessero deciso di staccare tutti, e i giocatori sono i primi ad esserne consapevoli»
Qual è il tuo pensiero sulla contestazione dei tifosi al termine della partita contro Cagliari?
«È stata esagerata ma figlia delle aspettative che giustamente i tifosi si sono fatti vedendo piombare a Siena un presidente un po’ diverso, che ha detto di sognare lo scudetto entro tre anni, e due americani che in serie A2 possono fare veramente la differenza con degli italiani intorno di ottimo livello. Quello che è accaduto si può riassumere con un esempio automobilistico: se compro un’auto perché promette di assicurare certe prestazioni e poi quando la guido mi accorgo che la performance è diversa, vado dal concessionario e mi arrabbio».
I rumors danno la Mens Sana di nuovo sul mercato: quanto c’è di vero?
«Assolutamente niente perché gli italiani sono esattamente quelli che volevamo. Il nostro mercato è recuperare Casella, che sarà in campo contro Treviglio. Per quanto riguarda gli stranieri, Ebanks non si discute. Turner è un giocatore da 20 punti nelle mani che sta attraversando una crisi passeggera che si risolverà. Voglio chiarire che non c’è stata neppure una telefonata a un altro agente o a un’altra squadra»
Quali sono i programmi a breve della Società?
«Tornare a vincere: abbiamo una striscia di partite importantissima e l’obiettivo è arrivare a Natale con un record vincente di vittorie visto che per ora siamo 3-5. E soprattutto, visto che contro Cagliari abbiamo offerto uno spettacolo non all’altezza, vogliamo far tornare i tifosi al palazzetto con una squadra che vince e che soprattutto gioca con gli attributi, facendo divertire. So che potrò risultare ripetitivo perché queste parole le ho dette a inizio stagione, ma visto che si è perso un po’ il filo è bene ribadirlo».