Vercelli: tre maestre arrestate per maltrattamenti ai bambini


Il Codacons torna a chiedere l’installazione di telecamere di videosorveglianza in asili e scuole

maestre arrestate a vercelli per maltrattamenti sui bambini dell'asilo:
Contro gli abusi in asili nido e centri anziani servono le telecamere

VERCELLI – Pochi giorni fa alcune insegnanti di una scuola privata friulana erano state denunciate per maltrattamenti ai bambini. Oggi tre maestre di Vercelli sono finite agli arresti domiciliari sempre per lo stesso motivo.

Sono 52 gli episodi di maltrattamenti riscontrati ai danni dei bimbi, tutti dai tre ai cinque anni, nell’ambito dell’operazione “Tutti giù per terra!”. Dopo la denuncia di una mamma, su indicazione della Procura sono state installate delle telecamere nascoste nell’asilo e le immagini hanno svelato che i timori erano fondati.

All’interno della struttura le tre maestre avevano instaurato un vero e proprio regime del terrore “con urla terrificanti, punizioni spropositate e umiliazioni di vario genere”. Nelle telecamere sono rimaste impresse immagini di sberle, strattoni e trascinamenti per terra.

Sull’ennesimo caso di violenze su bambini registrato in una struttura scolastica italiana interviene il Codacons. “Ancora una volta i bambini sono vittime di maltrattamenti da parte degli insegnanti, e si stanno moltiplicando i casi di violenza negli asili portati alla luce solo grazie a telecamere nascoste installate dalla magistratura” commenta il presidente Carlo Rienzi.

“Questo dimostra come sia necessario installare telecamere di videosorveglianza in tutti gli asili e scuole elementari d’Italia, per controllare l’operato del personale scolastico ed evitare abusi e violenze che possono avere conseguenze anche gravi sui bambini” aggiunge.

“In tal senso chiediamo al Parlamento che fine abbia fatto il Ddl sull’installazione di telecamere a circuito chiuso negli asili e nelle strutture socio assistenziali per anziani, approvato nell’ottobre del 2016 alla Camera, di cui al momento non si sa più nulla, nonostante l’evidente urgenza di provvedimenti in materia” conclude il presidente del Codacons.

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