Il Ministro dei Beni Culturali Franceschini: “Simbolo di una storia di riscatto per il sito archeologico”

NAPOLI – I nuovi scavi a Pompei stanno portando alla luce eccezionali scoperte. Un deposito di anfore, al momento formato da quattordici reperti immersi nel lapillo, è stato riportato alla luce negli ambienti retrostanti della Schola Armaturarum. A dare la notizia è Pomepii Sites, il sito ufficiale del Parco Arecheologico pompeiano.
“Pompei è il simbolo di una storia di riscatto. In questi anni è stato fatto un lavoro lungo e silenzioso e le possibilità di crescita sono ancora straordinarie. Superata l’emergenza sono adesso ripresi gli scavi nelle zone finora mai indagate. E, come vediamo, i risultati sono eccezionali” ha commentato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.
“A Pompei si scava. Siamo solo all’inizio di questa avventura e già iniziano ad emergere reperti intatti che aggiungono elementi nuovi alla lettura della storia dell’antica città. Presso la Schola Armaturarum, ormai simbolo di rinascita per Pompei, dove è in corso il restauro degli affreschi originali salvatisi dal bombardamento del 1943, dallo scorso luglio è stato avviato anche lo scavo degli ambienti retrostanti, mai prima indagati” spiega la Direzione del Parco sul profilo Facebook ufficiale.