Rapporto Intersettoriale OSSIF sulla Criminalità Predatoria: 15 mila reati in meno nel 2015-2016 rispetto al biennio precedente (-18%)
ROMA – Aumenta la sicurezza delle banche italiane e degli altri comparti maggiormente esposti al fenomeno delle rapine. Nel biennio 2015-2016 le rapine totali denunciate dalle Forze dell’ordine all’Autorità giudiziaria sono diminuite di 15 mila casi rispetto al biennio precedente, pari ad un calo del 18%.
Il trend positivo ha caratterizzato tutti i comparti a cominciare dal settore bancario per il quale le rapine sono calate del 35% passando dalle 2.037 del biennio 2013-2014 alle 1.318 del biennio 2015-2016. Seguono quelle ai distributori di carburante (-34%), in farmacia (-25%), negli esercizi commerciali (-22%), in abitazione (-18%), negli uffici postali (-18%), in tabaccheria (-17%) e in pubblica via (-15%).
Queste le principali anticipazioni del Rapporto Intersettoriale OSSIF sulla Criminalità Predatoria – messo a punto nell’ambito dell’Osservatorio Intersettoriale avviato da OSSIF, il Centro di Ricerca dell’ABI sulla Sicurezza Anticrimine, in collaborazione col Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, e con la partecipazione di Assovalori, Confcommercio – Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma Poste Italiane e Unione Petrolifera – che verrà presentato in occasione dell’evento “Stati generali della Sicurezza” del prossimo 14 dicembre.
Gli investimenti in sicurezza e la collaborazione con le Forze dell’ordine
Tra i motivi del positivo calo delle rapine in banca si segnalano i continui investimenti delle banche italiane che ogni anno destinano in media oltre 600 milioni di euro per rendere le proprie filiali più protette e sicure, adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e realizzando attività info-formative verso i propri dipendenti. Inoltre è ancora più stretta la collaborazione con le Forze dell’Ordine, sancita dalla stipula di un Protocollo Anticrimine, operativo su quasi tutto il territorio nazionale.