Il ventenne è stato soffocato con un cuscino sabato scorso a Modena: i presunti responsabili rintracciati dalla Polizia a Prato
MODENA – Hanno un nome ed un volto i cinque responsabili dell’omicidio di HU Congliang, il ventenne cinese ucciso il pomeriggio di sabato 25 novembre, intorno alle 15.00, in piazza Dante Alighieri a Modena.
Si tratta di cinque connazionali della vittima, di età compresa tra i 16 ed i 17 anni, tutti domiciliati a Prato e responsabili, in concorso, di omicidio e rapina di un telefono e di una consolle per video giochi. I cinque cinesi sono stati individuati dalla Polizia di Stato nell’arco di quarantotto ore e arrestati.
Come ricostruito dagli investigatori dietro all’omicidio ci sarebbe la minaccia di divulgazione di alcune foto a sfondo sessuale di cui HU Congliang era in possesso e che ritraevano uno dei soggetti coinvolti nella vicenda. All’origine del ricatto il desiderio del ventenne di continuare a frequentare uno dei minorenni che si era fatto ritrarre in pose erotiche.
Il giovane HU sarebbe morto soffocato da un cuscino: i cinque poi avrebbero cercato di occultare il cadavere all’interno di una valigia per liberarsene successivamente.
L’intento non sarebbe riuscito per via dell’intervento del padre adottivo del minore insospettito dai rumori che provenivano dalla stanza, sebbene il cadavere sia stato scoperto in un momento successivo.
Nell’immediatezza le indagini si sono concentrate sul gruppo di giovani cinesi che si era introdotto nell’appartamento e già nella notte, grazie all’ausilio di attività tecniche attivate dagli uomini della Squadra Mobile, si è proceduto all’individuazione ed al successivo fermo dei primi 3 giovani responsabili della morte di HU Congliang, rintracciati a Prato.
Sempre nella città toscana gli uomini della Polizia di Stato di Modena in collaborazione con i colleghi di Prato, hanno proceduto ad individuare e sottoporre a fermo un quarto soggetto mentre l’ultimo si è costituito, assistito da un proprio legale, presso la Questura toscana.
Le indagini coordinate, in un primo momento, dalla Procura della Repubblica di Modena, sono state successivamente condotte, vista la minore età dei presunti responsabili, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna con il coinvolgimento della Procura della Repubblica del Tribunale dei Minori di Firenze per le relative convalide di fermo.