All’origine le quotazioni registrano un +57,4% rispetto al 2016: crolla la produzione e gli scaffali dei negozi sono vuoti
ROMA – È allarme uova in Italia. La denuncia arriva dal Codacons, che sta registrando pesanti rincari dei prezzi al dettaglio per il prodotto largamente utilizzato dalle famiglie italiane. Alla base dell’anomalo e abnorme aumenti dei listini, la carenza di uova sul mercato, determinata dallo scandalo Fipronil.
“Oramai da più parti d’Italia si segnala come le confezioni di uova siano sempre meno numerose negli scaffali di supermercati e negozi, e come al contempo i prezzi del prodotto stiano subendo un rapido rialzo” spiega il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi.
“I rincari al dettaglio in alcuni casi hanno raggiunto quota +100% , con prezzi raddoppiati nell’arco di pochi mesi; incrementi che seguono il rialzo delle quotazioni all’origine in Italia, cresciute nell’ultima settimana di novembre del +57,4% rispetto allo stesso periodo del 2016” aggiunge Rienzi.
I rincari fanno seguito al calo della produzione, con una presenza di uova sul mercato italiano ridotta del -35%. Percentuali molto più elevate si segnalano per quelle biologiche. Lo scandalo Fipronil, insetticida vietato sugli animali destinati all’alimentazione, ha infatti portato all’abbattimento di migliaia di galline e alla messa in sicurezza di molti allevamenti, con ripercussioni sulla produzione.
“Il rischio concreto è che ora i rincari si trasferiscano anche a quei prodotti trasformati che abbiano le uova tra gli ingredienti o materie prime, con un effetto a cascata che danneggerebbe le tasche dei consumatori italiani. Una situazione che, se non sarà sanata in fretta, potrebbe portare a cause risarcitorie contro le aziende del Belgio e dell’Olanda responsabili di illeciti, da parte di produttori e allevatori italiani” conclude Rienzi.