Acquistare farmaci di notte costerà di più: raddoppia l’addizionale


La tariffa supplementare passa da 3,87 a 7,50 euro. Il Codacons: “Ignobile speculazione sullo stato di necessità dei cittadini”

supplemento farmaci in orario notturno raddoppia stangata per le famiglie
Il supplemento passa da 3,87 euro a 7,50

ROMA – Meglio non avere bisogno di farmaci nelle ore notturne visto che è praticamente raddoppiato il supplemento che i cittadini devono pagare. La novità come riferisce Federfarma è prevista dal decreto ministeriale del 22 settembre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed in vigore dal 9 Novembre. Con il raddoppio delle tariffe per l’acquisto dei farmaci nelle farmacie in orario notturno, il supplemento passa da 3,87 euro a 7,50 e per il Codacons si tratta di “una ignobile speculazione sullo stato di necessità dei cittadini”.

“Chi acquista farmaci in orari notturni non lo fa per divertimento, ma perché si trova in un evidente stato di necessità e non può essere punito per questo” spiega il presidente Carlo Rienzi.

“Introdurre incrementi tariffari a danno di chi utilizza le farmacie di notte equivale a danneggiare chi, per motivi di urgenza o a causa di situazioni di particolare bisogno, è costretto ad uscire di casa di notte per acquistare medicinali” prosegue.

“A costoro non dovrebbe essere chiesto nemmeno 1 euro di sovrapprezzo, considerato che le farmacie svolgono un servizio obbligatorio e dovuto” spiega il presidente dell’associazione dei consumatori.

Per Rienzi “i farmacisti farebbero bene ad affrontare la questione in modo diverso: ad esempio potrebbero limitare alle sole ore diurne i tanti sconti e le promozioni che praticano quotidianamente sui prezzi dei farmaci e sui prodotti in vendita – sconti giusti e opportuni ma che dimostrano il margine di guadagno per le farmacie – e applicare il prezzo pieno di notte, in modo così da ricevere un compenso per il servizio svolto, attraverso la corresponsione di un prezzo pieno da parte dei consumatori”.

Adoc: “Danno per le famiglie”

La nuota tariffa nazionale prevede un aumento del diritto addizionale per il turno di notte da 3,87 euro a 7,50 euro, per le farmacie urbane e rurali non sussidiate e di 10 euro per le rurali sussidiate. Ma se il farmaco è urgente, prescritto su ricetta della guardia medica o del medico su ricetta del SSN con carattere di urgenza, è il costo rimane a carico del Servizio sanitario nazionale.

“Il raddoppio delle tariffe addizionali per l’acquisto dei farmaci di notte causerà non pochi problemi alle famiglie, soprattutto quelle con bambini piccoli” dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc.

“Comprendiamo, da un lato, la necessità di adeguare le tariffe dopo oltre venti anni ma prevedere di punto in bianco un aumento del 100% ci appare poco ragionevole e penalizzante eccessivamente i cittadini. C’è inoltre il rischio di un affollamento nei già saturi pronto soccorso, che metterebbe in seria difficoltà sia i cittadini che gli operatori” aggiunge.

“Chiediamo, come Adoc, che questi nuovi diritti addizionali non vengano applicati, quantomeno, ai farmaci da somministrare in età pediatrica, in modo da consentire alle famiglie con bambini di non subire, oltre al danno della situazione di malessere, anche la beffa di dover strapagare un farmaco. Anche considerando che spesso non si è possesso della ricetta e quindi la possibilità di addebitare il costo al SSN svanirebbe” prosegue Tascini.

L’addizionale, ricorda inoltre l’Adoc, non è dovuta nei casi di urgenza e di farmacie aperte in turno di notte, ma si applica quando la farmacia è a “battenti chiusi”, ovvero quando la farmacia ha la porta chiusa, ma il farmacista si trova all’interno, o “a chiamata”, ovvero quando la farmacia è chiusa e il farmacista non si trova al suo interno ma chiamando i numeri telefonici indicati sulla porta dell’esercizio, il farmacista deve garantire l’intervento nel più breve tempo possibile, ma non si applica per le farmacie aperte, anche di notte, secondo l’orario stabilito dal titolare.