Salgono a 101 gli allontanamenti di sospetti estremisti religiosi dal nostro Paese nel corso del 2017
Un cittadino francese di 23 anni simpatizzante dell’Isis è stato espulso dall’Italia per motivi di sicurezza nazionale con un provvedimento firmato dal ministro dell’Interno, Marco Minniti. Si tratta dell’epulsione numero 101 di quest’anno per motivi legati alla minaccia terroristica.
Il francese di 23 anni allontanato dal nostro Paese era stato arrestato per reati comuni lo scorso 29 agosto scorso dai Carabinieri in provincia di Cuneo.
Già segnalato dalle autorità transalpine quale simpatizzante jihadista, durante le procedure di identificazione aveva mimato il gesto di “sparare” contro i Carabinieri e di far detonare un ordigno esplosivo, citando Allah.
Le ultime indagini hanno fatto emergere che il 23enne si era convertito all’Islam radicale durante una precedente detenzione in patria, attraverso il contatto con altri detenuti appartenenti alla mouvance estremista islamica. Tale orientamento radicale è stato mantenuto e manifestato anche nel periodo di permanenza presso il carcere di Cuneo.
Il cittadino francese è uscito dal carcere ieri e Minniti ha subito firmato il decreto di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato ed è stato rimpatriato, attraverso la frontiera di Ventimiglia, con accompagnamento nel proprio Paese.
Ad oggi, come detto, sono 101 le espulsioni eseguite con accompagnamento nel proprio Paese, nel corso del 2017 e 233 quelle eseguite dal 1° gennaio 2015, riguardanti soggetti legati ad ambienti dell’estremismo religioso.
Lo scorso 6 Dicembre stessa sorte era toccata a due cittadini albanesi di 23 e 24 anni residenti a Lucera, in provincia di Foggia. Entrambi sono stati accompagnati nel loro Paese da Bari con destinazione Durazzo, in Albania.