Nell’ultimo decennio gli italiani sono diventati più longevi grazie alla svolta salutistica secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat
La riscoperta della Dieta Mediterranea ha portato gli italiani a guadagnare 1,6 anni di vita nell’ultimo decennio e il nostro Paese si è collocato nel 2016 al primo posto della classifica Bloomberg Global Health Index su 163 Paesi per la popolazione maggiormente in salute e sana a livello mondiale.
È quanto emerge da una analisi della Coldiretti a commento del nuovo Rapporto sul benessere equo e sostenibile dell’Istat. La speranza di vita degli italiani è salita a 82,8 anni, 85 per le donne e 80,6 per gli uomini nel 2016 con un consistente aumento rispetto alla media di 81,2 anni di dieci anni fa (83,9 per le donne e 78,6 per gli uomini). Un risultato dovuto alla decisa svolta salutistica degli italiani a tavola che ha portato alla riscoperta della Dieta Mediterranea con un aumento record dei consumi che va dal +7% per il pesce fresco fino alla crescita del 6% per la frutta fresca, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Ismea relativi al primo semestre del 2017.
“Mai così tanta frutta e verdura – spiega la Coldiretti – è arrivata sulle tavole degli italiani da inizio secolo con una netta inversione di tendenza rispetto al passato. La Dieta Mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari ha consentito di conquistare valori record nella longevità”.
Il suo ruolo per la salute è stato riconosciuto da numerosi studi scientifici ed anche dall’iscrizione nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco avvenuta il 17 novembre 2010. “L’apprezzamento mondiale per la Dieta Mediterranea – conclude la Coldiretti – si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli in provincia di Salerno”.