Piante officinali: nuove regole per coltivazione e trasformazione


Lo prevede un decreto approvato dal Consiglio dei Ministri che introduce il Testo Unico

Nuove norme in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo che introduce nuove norme in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali. È quanto rende noto il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che dà notizia anche dell’approvazione di un secondo decreto legislativo che introduce disposizioni relative alla gestione dei rischi in agricoltura.

Riguardo alle piante officinali, viene costituito il nuovo Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione che dà un nuovo assetto al settore per favorirne la crescita e lo sviluppo e per valorizzare le produzioni nazionali, nell’ottica di una maggiore trasparenza per i consumatori. Viene fornita poi una nuova definizione di piante officinali, prevedendo l’istituzione dei registri varietali delle specie, nei quali sono elencate le piante officinali ammesse alla commercializzazione e stabilite le modalità e le condizioni per la certificazione delle sementi; viene disciplinata la raccolta spontanea per evitare il depauperamento delle aree e stabilito che, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, deve essere adottato il Piano di settore della filiera delle piante officinali, che costituisce lo strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per incentivare lo sviluppo di una filiera integrata dal punto di vista ambientale, definire forme di aggregazione professionale e interprofessionale capaci di creare condizioni di redditività per l’impresa agricola e realizzare un coordinamento della ricerca nel settore. Si prevede, infine, per le Regioni, la possibilità di istituire, nel rispetto della normativa Ue, marchi finalizzati a certificare il rispetto di standard di qualità nella filiera delle piante officinali.

L’altro decreto prevede invece la revisione della normativa esistente per favorire lo sviluppo di strumenti assicurativi innovativi a copertura dei danni alle produzioni, alle strutture e ai beni strumentali delle aziende agricole; la disciplina dei fondi di mutualità per la copertura dei danni da avversità atmosferiche, epizoozie, fitopatie e per la tutela del reddito degli agricoltori nonché per compensare gli agricoltori che subiscono danni causati da fauna selvatica. Infine, si interviene per rilanciare gli strumenti di gestione del rischio, integrando le misure finanziate nel quadro della nuova programmazione europea 2014-2020.

“Investire di più sugli strumenti di gestione del rischio e semplificarli. È in questa direzione che continuiamo a lavorare – afferma il Ministro Maurizio Martina – per aumentare la redditività del settore agricolo e tutelare i piccoli produttori. Lo abbiamo ribadito anche nel corso del G7 agricoltura di Bergamo e il decreto si inserisce proprio in questo contesto. C’è bisogno di consolidare e introdurre strumenti adeguati a fronteggiare le nuove sfide che abbiamo davanti, in particolare quella del cambiamento climatico. Bene anche il testo unico che disciplina il settore delle piante officinali, con interventi attesi da più di ottanta anni”.