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Influenza: boom di casi nell’ultima settimana del 2017

Influenza stagionale: il virus di tipo A-H3N2 isolato in un bambino di 9 mesi a Parma non è nuovo, attesi meno casi

Secondo l’ultimo report settimanale la fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni

Come previsto dagli esperti nelle settimane scorse, il picco di influenza è stato raggiunto in occasione della fine dell’anno. Nell’ultima settimana del 2017, spiega il Ministero della Salute, continua l’ascesa della curva epidemica e il livello dell’incidenza dell’ influenza è superiore a quello osservato nella precedente stagione influenzale. Secondo i dati principali raccolti nel Rapporto Influnet relativo alla 52ª settimana del 2017 sulla base delle segnalazioni delle sindromi influenzali tra gli assititi di 624 “medici sentinella” si è assistito ad un brusco aumento del numero di casi in tutte le classi di età.

Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali, elaborati dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanità.

Il livello di incidenza in Italia è pari a 11,11 casi per mille assistiti e la fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni in cui si osserva un’incidenza pari a circa 29,2 casi per mille assistiti e quella tra 5 e 14 anni pari a 19,0. Un brusco aumento anche negli anziani in cui l’incidenza è pari a 6,3 casi per mille assistiti. Il numero di casi di influenza stimati in questa settimana è pari a circa 673.000, per un totale di circa 2.168.000 casi dall’inizio della sorveglianza

in tutte le Regioni italiane. Il livello di incidenza è pari o superiore a 10 casi per mille assistiti tranne in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Province Autonome di Bolzano e Val d’Aosta, in cui si mantiene a circa 4 casi per mille assistiti.

Nel report il Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità sottolinea che l’incidenza osservata in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati.

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