Il bilancio di un anno di attività della Polizia Postale tra operazioni di contrasto e sensibilizzazioni verso i giovani
Aumentano i reati informatici contro la persona e il numero di alert diramati alle infrastrutture critiche nazionali. Sono solo una parte dei dati che la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha reso noti nel report di fine anno che testimoniano lo sforzo di questa Specialità nel contrasto alla criminalità informatica che sta assumendo sempre maggiore rilevanza per lo sviluppo della rete nelle attività della nostra società.
Nel costrasto alla pedopornografia online sono stati operati 55 arresti e 595 denunce mentre l’attività di monitoraggio della Rete ha visto coinvolti 28560 siti internet, di cui 2077 inseriti in black list. Anche il fenomeno dell’adescamento di minori online ha registrato 437 casi che hanno portato alla denuncia di 158 soggetti e all’arresto di 19.
La lotta alla minaccia cyber è compito del Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C.) che ha aumentato il numero di alert rispetto al 2016, di quasi cinque volte, sino a raggiungere 28522.
In particolare, la Sala Operativa del Centro ha gestito:
- 1006 attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale;
- 80 richieste di cooperazione nell’ambito del circuito “High Tech Crime Emergency”.
Financial cybercrime. Sono sempre più evolute, infatti, le tecniche di hackeraggio, usate dalle organizzazioni criminali per intromettersi nei rapporti commerciali tra aziende dirottando le somme verso conti correnti nella disponibilità dei malviventi. Il BEC (business e-mail compromise) fraud o CEO (Chief Exeutive Officer) fraud sono la moderna applicazione della tecnica di attacco denominata “man in the middle”. Nonostante la difficoltà operativa di bloccare e recuperare le somme frodate, soprattutto perché inviate verso Paesi extraeuropei (Cina, Taiwan, Hong Kong), grazie alla piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) la Polizia Postale ha potuto bloccare alla fonte su una movimentazione di 22.052.527€ ben 20.839.576€ e di recuperare 862.000 euro relativi ai bonifici già disposti.
Nel settore del cyberterrorismo, la strategia mediatica messa in campo dalle organizzazioni terroristiche di matrice religiosa islamista ha indotto gli agenti a effettuare una costante attività di osservazione e analisi dei contenuti presenti in Rete, coinvolgendo anche ulteriori strutture territoriali rispetto a quelle individuate nel 2016 al fine di individuare forme di proselitismo e segnali precoci di radicalizzazione.
L’attività, funzionale a contrastare il proselitismo e prevenire fenomeni di radicalizzazione, ha portato a monitorare circa 17000 spazi web e alla rimozione di diversi contenuti.
L’attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni è incentrata, ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto alle giovani generazioni.
“Una Vita da Social” è la campagna itinerante grazie alla quale sino ad oggi sono stati incontrati oltre 1 milione e 300 mila studenti, 147.000 genitori, 82.500 insegnanti per un totale di 10.750 Istituti scolastici e 190 città italiane.
Grande consenso ha riscosso, poi, la campagna #cuoriconnessi, l’iniziativa che attraverso la proiezione di un docufilm e le testimonianze dirette dei minori vittime di prevaricazioni, vessazioni e violenze online, offre uno spunto di riflessione per indurre a riflettere sul peso delle parole, sul loro valore e sulla loro potenza, ma anche sulle responsabilità degli adulti.