Sciopero insegnanti, il Codacons chiede l’intervento del Garante


Per l’associazione dei consumatori lo sciopero al rientro dalle vacanze “è una protesta assurda che crea disagi alle famiglie”

Caso diplomati magistrali: dopo la sentenza del Consiglio di Stato oggi giornata di sciopero proclamata dagli insegnanti delle scuole primarie e dell’infanzia

Una protesta del tutto sbagliata che sta creando pesanti disagi alle famiglie. Lo afferma il Codacons, criticando lo sciopero indetto per oggi dagli insegnanti delle scuole primarie e dell’infanzia.

“Abbiamo sempre appoggiato i docenti nelle loro battaglie per il diritto al lavoro, ma la protesta di oggi è del tutto assurda – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Non si può interrompere un servizio pubblico come l’istruzione nel giorno in cui riaprono le scuole e migliaia e migliaia di famiglie tornano dalle vacanze di fine anno, perché così si arreca ai cittadini un ingiusto danno”.

“Non entriamo nel merito della correttezza del sentenza del Consiglio di Stato al centro delle contestazioni degli insegnanti, ma esistono altre strade per far valere i diritti dei docenti, come lo strumento della revocazione che potrebbe applicarsi alla decisione del Consiglio di Stato” prosegue Rienzi. “Per questo – conclude – critichiamo lo sciopero odierno e ci chiediamo cosa ne pensi il Garante per gli scioperi considerati i disagi arrecati alle famiglie”.

Lo sciopero di oggi riguarda il caso della sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali di cui vi avevamo parlato nei giorni scorsi e sulla quale anche il MIUR era intervenuto con dei chiarimenti.

“In realtà su tutta la vicenda della sentenza del Consiglio di Stato mi sembra ci sia un allarmismo ingiustificato. Capisco ovviamente la reazione di coloro che sono preoccupati e spaventati, ma è anche vero che ci siamo mossi subito per capire meglio i termini della questione” ha sottolineato la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato non abilitante il diploma magistrale per accedere alla professione.

“L’incontro con i sindacati – come riporta l’agenzia Dire – è stato importante, perché insieme abbiamo cercato di ricostruire la vicenda che va avanti da anni. Ora dobbiamo aspettare il parere dell’Avvocatura di Stato, quando avremo tutte le risposte convocheremo di nuovo le parti interessate e cercheremo di trovare delle soluzioni”.

“L’eccessivo allarmismo sulla questione – ha concluso Fedeli – è dovuto anche ad una modalità che continua a non essere utile né agli insegnanti né alla scuola che è quella di vivere corsi e ricorsi”.