La nuova legge per il rilancio e la valorizzazione dei borghi punta sulle tipicità del territorio per attirare i turisti
Nell’anno del cibo italiano nel mondo saranno i mercati agricoli e lo street food contadino ad attrarre il turismo nei piccoli comuni. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sugli effetti della nuova legge per il rilancio e la valorizzazione delle realtà locali sotto i cinquemila abitanti.
La norma prevede che vengano destinate specifiche aree per l’avvio di mercati agricoli con la vendita diretta delle tipicità del territorio, in modo da stimolare la conoscenza di angoli del Belpaese meno “battuti” rispetto ai tradizionali itinerari turistici. Si prevede che i piccoli comuni possano promuovere, anche in forma associata, il consumo e la vendita di prodotti agricoli da filiera corta in un raggio di 70 chilometri dal punto di commercializzazione, nonché quei prodotti per i quali è dimostrato un limitato apporto delle emissioni inquinanti legate al trasporto dal luogo di produzione a quello di vendita.
“I piccoli borghi – aggiunge la Coldiretti – organizzeranno spazi per i mercati agricoli e le vendite dirette, mentre resta confermata l’opportunità di trasformare, cucinare e vendere il cibo come vero e proprio street food agricolo. Inoltre, nei grandi supermercati potranno essere dedicate aree specifiche e ben identificate per l’offerta dei tesori enogastronomici dei territori”.
La legge prevede anche che negli appalti pubblici per le forniture alimentari alle mense l’offerta di prodotti agricoli del territorio sarà uno dei parametri preferenziali di scelta. A conferma della centralità dell’impresa agricola per il rilancio e lo sviluppo del tessuto territoriale dei piccoli comuni la normativa prevede poi che, per le attività dei centri multifunzionali, le amministrazioni interessate possano stipulare convenzioni e contratti di appalto con gli imprenditori agricoli e sono previste anche procedure più snelle e con meno burocrazia per l’affidamento degli incarichi.
La legge costituisce infine una risorsa a presidio del territorio, per il recupero dei pascoli montani anche al fine di favorire la produzione di carni e formaggi di qualità. “Ora ci sono le condizioni per recuperare in queste aree i troppi ritardi infrastrutturali e nei servizi offerti con interventi che vanno dalle tecnologie informatiche alle scuole, dagli ospedali alle poste fino alle edicole” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.
“È importante valorizzare le opportunità offerte dalla nuova agricoltura nel presidio del territorio e nel sociale in aree che devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla persona” ha aggiunto.