La vittima è una disabile rapinata in pieno giorno: la Polizia Ferroviaria è risalita ai tre aggressori grazie alle videocamere di sorveglianza
Hanno rapinato una donna non udente nel sottopassaggio ferroviario di via Dante a Mestre, ma gli agenti, dopo due ore, li avevano già fermati.
Si tratta di tre giovani di nazionalità nigeriana che, in pieno giorno, hanno affiancato la donna e, con violenza, gli hanno portato via il cellulare, approfittando delle particolari condizioni di disabilità della vittima.
In particolare sono stati in due a strattonare e a far cadere la donna per sottrargli la borsa e, vista la resistenza della vittima, non hanno esitato a colpirla con calci e pugni per raggiungere poi un terzo complice, con il bottino.
Gli agenti della Polizia ferroviaria attraverso le immagini delle telecamere del circuito di videosorveglianza del sottopassaggio, hanno potuto ricostruire la dinamica del crimine, e diramare le immagini a tutte le pattuglie. I tre giovani, dettagliatamente descritti anche dalla donna, risultavano facilmente riconoscibili per abbigliamento e capigliature.
Il primo dei tre è stato individuato dalle volanti non tanto distante dal luogo della rapina: indossava un giubbotto nero con maniche bianche, perfettamente corrispondente a quello del fotogramma diffuso.
Gli altri due, invece, sono stati individuati poco dopo, sempre nelle vicinanze della stazione, da un agente di polizia in servizio di pattugliamento con le forze armate, il quale ha avvisato i colleghi della ferroviaria che li hanno bloccati mentre tentavano la fuga.
I tre sono stati identificati e sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per rapina aggravata in concorso e portati presso la casa circondariale di Santa Maria Maggiore, a disposizione dell’autorità giudiziaria.