Via libera del Consiglio dei Ministri al provvedimento che adegua la normativa del comparto della zootecnia italiana a quella europea
Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo con il quale si punta alla riorganizzazione dei servizi della zootecnia italiana e in particolare della disciplina della riproduzione animale, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla politica agricola comune e dalle norme nazionali in materia. È quanto fa sapere in una nota il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
“Continuiamo a lavorare per rafforzare la zootecnia italiana – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina -. Il miglioramento genetico, attività cardine del sistema allevatori del nostro Paese, oltre a comportare importanti benefici per gli allevatori che vi aderiscono, è un investimento strategico di lungo periodo, con effetti per tutta la filiera produttiva. Viene assicurata la produzione di latte, carne e derivati con i più elevati standard di sicurezza alimentare e di qualità, valorizzando la tipicità e la biodiversità delle nostre produzioni zootecniche”.
L’adozione del provvedimento legislativo garantirà infatti un adeguamento delle normativa alla disciplina comunitaria, la specializzazione e liberalizzazione dei servizi legati al miglioramento genetico animale, la semplificazione ed ottimizzazione dei modelli organizzativi e la riorganizzazione e valorizzazione delle banche dati e delle informazioni raccolte negli allevamenti zootecnici italiani.
LE PRINCIPALI NOVITÀ
- Il riconoscimento degli “Enti selezionatori” quali soggetti deputati alla realizzazione e gestione di programmi genetici se in possesso di determinati requisiti;
- Il riconoscimento del principio per il quale la gestione dei libri genealogici e dei registri anagrafici è un necessario strumento della conservazione della biodiversità animale e della valorizzazione delle razze autoctone;
- Il riconoscimento del principio per il quale l’iscrizione ai libri genealogici e ai registri anagrafici costituisce elemento fondamentale per l’individuazione della razza e per la certificazione d’origine;
- La specializzazione delle attività e della separatezza delle funzioni tra la raccolta dati zootecnici nelle aziende e loro elaborazione ai fini della selezione da parte degli Enti selezionatori;
- Il riordino del sistema di raccolta e gestione dei dati in allevamento, con particolare riguardo agli aspetti legati alla unicità e multifunzionalità del dato raccolto e alle modalità di accesso da parte di terzi, oltreché all’utilizzazione del dato ai fini della consulenza;
- La costituzione di una Banca Dati Unica Zootecnica a livello nazionale e la definizione da parte del Mipaaf delle modalità di accesso ai relativi dati;
- La costituzione di un Comitato nazionale zootecnico (CNZ), con compiti di regolazione, standardizzazione e di indirizzo dell’attività di raccolta dati negli allevamenti e di programmazione della politica di settore.