Spaccio di droga durante la ricreazione: 3 giovani arrestati a Ragusa


Altre sette persone denunciate nell’ambito dell’operazione “Ricreazione” della Polizia

A Ragusa scoperto un giro di spaccio di droga all’interno delle scuole proprio durante l’intervallo delle lezioni

È stata denominata “Ricreazione” l’operazione di questa mattina della Squadra mobile di Ragusa che ha scoperto un giro di spaccio di droga all’interno delle scuole proprio durante l’intervallo delle lezioni. Fondamentale per la raccolta delle prove è stata la collaborazione del personale delle scuole interessate. Tre sono state le misure cautelari restrittive e 7 le persone denunciate.

I poliziotti, attraverso intercettazioni e pedinamenti hanno appurato che gli indagati, durante l’intervallo, contattavano, nel cortile della scuola ed in luoghi un po’ più isolati, lontani dagli occhi dei professori, gli studenti che fumavano la droga direttamente sul posto oppure la portavano a casa per consumarla nel pomeriggio.

Dalle testimonianze acquisite è emerso inoltre che gli spacciatori, dopo aver effettuato un viaggio a Catania per prelevare la droga (solitamente almeno 500 grammi), contattavano telefonicamente o tramite social network i giovani clienti chiedendo di incontrarsi. Quello che apparentemente sembrava un incontro tra amici, era invece un’attività di spaccio. Gli scambi di droga avvenivano sempre a scuola o nelle piazze di Ragusa luogo di ritrovo dei più giovani.

Le indagini sono iniziate nel 2017 quando sono stati controllati alcuni giovani che spacciavano davanti alle scuole. In quell’occasione furono arrestati prima un cittadino albanese, trovato in possesso 300 grammi di marijuana, di materiale per il confezionamento, di un bilancino di precisione e 1.550 euro frutto dell’attività di spaccio e, successivamente, un suo connazionale.

Stavolta invece sono stati arrestati tre giovani ragusani di 18, 20 e 21 anni. L’ordine di esecuzione delle misure cautelari è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa, dopo che la Polizia di Stato aveva raccolto numerosi elementi a carico degli indagati.

Fondamentale per la raccolta delle prove anche la collaborazione dei dirigenti scolastici delle scuole interessate per stroncare lo spaccio ed il consumo di droga all’interno degli istituti.