Una camera operatoria per gli amici a 4 zampe di Bovalino è il sogno del Movimento animalista Anime Randagie
È un obbiettivo a breve termine, si augurano soprattutto gli animalisti, in una realtà di “frontiera” donare una moderna camera operatoria a Bovalino quello dell’associazione presieduta da Angela Aguì che combatte il randagismo in una terra davvero difficile. Una raccolta di fondi avviata dal movimento animalista e dalla ONLUS calabrese che hanno l’obbiettivo di mettere insieme i 12.000 euro necessari in pochi mesi, facendo appello alla generosità di tutti coloro che amano gli animali e chi pensa che anche i nostri amici a quattro zampe abbiano dei diritti.
Una iniziativa appena presentata a Bovalino da Simona Bazzoni, responsabile Fundraising, e Maria Silvia D’Alessandro, responsabile del dipartimento giuridico-legislativo del Movimento animalista, alla presenza del Sindaco di Bovalino dott. Vincenzo Maesano. “Attraverso la pagina https://www.produzionidalbasso.com/project/anime-randagie-e-movimento-animalista-pronto-soccorso-veterinario/, fino al 31 maggio 2018, chi vuole potrà devolvere una somma, anche minima, utilizzando il Paypal dell’associazione, per installare una camera operatoria all’avanguardia, completa di tavolo elettrico ortopedico, carrello anestesia, gabbie di degenza e sterilizzatrice” manifesta il comunicato stampa dell’associazione.
“Anime Randagie – afferma Angela Aguì – spalanca le porte dell’Oasi a chi si fa garante dei diritti dei più deboli: i nostri randagi! Ringrazio infinitamente Simona e Maria Silvia, venute a visitare la “trincea” della Locride, dove l’ignobile piaga del randagismo, causa di tanta sofferenza tra questi sfortunati amici a quattro zampe, dilaga nutrita da indifferenza ed ignoranza. Il messaggio di speranza proveniente dall’Oasi (un ex macello convertito in un meraviglioso rifugio per i nostri amici pelosi) è stato intercettato dal Movimento Animalista. Perciò abbiamo elaborato e affidato alla generosità degli internauti un progetto per una “Day surgery” all’interno dell’Oasi che possa renderla autonoma dal punto di vista sanitario, abbattendo notevolmente i costi delle parcelle professionali per le urgenze”. Intanto la rete incomincia a muoversi.