Lo rende noto il Codacons che aveva lanciato una class action contro la Voden Medical Instruments
Il kit prodotto da Voden Medical Instruments per diagnosticare l’influenza “A”, la cosiddetta “influenza suina” che terrorizzò il mondo, era una “bufala”. La Suprema Corte di Cassazione, con la recentissima ordinanza 02320 del 2018, ha dichiarato inammissibile il ricorso in Cassazione proposto dalla VodenMedical contro la sentenza della Corte di Appello di Milano che aveva ritenuto ammissibile la class action proposta da una consumatrice attraverso il Codacons.
Una vicenda nata quando un acquirente del test per la cosiddetta “influenza suina” si rese immediatamente conto della sua inutilità, e introdusse attraverso il Codacons una class action presso il Tribunale Civile di Milano contro la Voden Medical Instruments, distributrice dell’Egotest Flu. La richiesta era che i giudici, accertata la mancanza di qualità del test e la pubblicità ingannevole che accompagnava lo stesso, condannasse a restituire il costo del farmaco a tutti i consumatori, poiché il prodotto non aveva alcuna utilità e anzi ingannava i consumatori.
“Fu questa la prima class action a superare il vaglio dell’ammissibilità in Italia grazie alla Corte di Appello di Milano che, nel secondo grado di giudizio, riportò giustizia, annullando l’infondata sentenza di primo grado e condannando la Voden Medical a restituire i soldi spesi per l’acquisto di un prodotto inutile” spiega l’associazione dei consumatori.
Oggi la Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Voden spa ritenendo che la sig.ra Zacchei fosse idonea “a tutelare gli interessi della classe di consumatori acquirenti del prodotto distribuito da Voden” e che, a fronte di un prodotto inutile a diagnosticare l’influenza suina “il messaggio reclamizzato sulla confezione del prodotto, unito alle spiegazioni fornite con il foglietto illustrativo, era senza dubbio idoneo ad ingenerare nel consumatore medio la convinzione di acquistare un prodotto sicuro e capace”.
“Eppure, nonostante questa storica vittoria ottenuta in Cassazione, continuiamo a pensare che l’attuale legge sulla class action sia una legge truffa per i consumatori – spiega Carlo Rienzi, Presidente Codacons -. Infatti senza l’introduzione del danno punitivo la class action “all’italiana” risulta sempre di più un’arma spuntata: in questo caso ad esempio il consumatore, per ottenere il rimborso del costo del test, pari a circa 10 euro, avrebbe dovuto spenderne in pratica altrettanti solo per la raccomandata di intervento alla class action, ed aspettare quasi 10 anni per la definizione del giudizio”.
“Con questa normativa attuale conviene economicamente alle aziende mettere sul mercato prodotti inutili a danno migliaia di consumatori, e nessun partito politico ha fatto nulla in questi anni per modificare tale normativa e renderla davvero utile ai cittadini” conclude Rienzi.