Entra in vigore la nuova normativa che obbliga i produttori ad indicare nella nuova etichetta della pasta e del riso l’origine del prodotto
Tra il 13 e il 14 febbraio scatta l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del riso e quella grano utilizzato nella pasta con l’entrata in vigore definitiva dei due decreti interministeriali dopo 180 giorni dalla loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Sulla nuova etichetta della pasta e del riso, che entrerà in vigore rispettivamente il 13 e il 14 febbraio, esprime soddisfazione il Codacons.
“Finalmente ai consumatori sarà garantita trasparenza e la possibilità di fare scelte consapevoli sull’alimento più consumato in Italia: la pasta” afferma il presidente Carlo Rienzi.
“Finora gli italiani sono stati del tutto all’oscuro sull’origine della materia prima, una situazione di incertezza che ha danneggiato il Made in Italy e dato vita ad inganni attraverso confezioni che richiamavano una italianità del prodotto nella realtà inesistente, perché grano e riso provenivano da Paesi esteri” aggiunge.
“Il prossimo passo da compiere è estendere l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari, perché i consumatori hanno il diritto di sapere cosa mangiano e da dove arrivano le materie prime che finiscono sulle nostre tavole” conclude Rienzi.
Soddisfazione per la nuova etichetta della pasta e del riso anche per Coldiretti, che domani ha promosso il “Pasta Day” all’Hotel Ergife a Roma e presenterà le nuove etichette per imparare a leggere le informazioni sulle confezioni e fare scelte di acquisto consapevoli.
“Usciranno finalmente dall’anonimato e saranno riconoscibili nella nuova etichetta della pasta 4,3 miliardi di chili di grano duro coltivato nella Penisola che insieme a 1,5 miliardi di chili di riso nazionale garantiscono all’Italia il primato in Europa” afferma la Confederazione che ha fortemente sostenuto il provvedimento per garantire maggiore trasparenza nel commercio a tutela delle aziende agricole e dei cittadini.
Per l’occasione sarà diffusa l’analisi su “L’etichetta Made in Italy sulle tavole degli italiani” con un focus sulla situazione in Europa e saranno al lavoro gli agrichef, con la pasta di grani antichi alla riscoperta delle ricette del passato.