Il leader di Forza Italia è intervenuto all’incontro della Confederazione con i rappresentanti politici in vista delle elezioni del 4 Marzo
Silvio Berlusconi sigla il Patto del Parmigiano per la difesa del Made in Italy dopo aver annunciato di aver preso il manifesto politico della Coldiretti con i 5 punti per i primi cento giorni di governo e di averlo inserito integralmente nel programma del centrodestra.
Nell’ambito degli incontri con i rappresentanti politici nazionali dei diversi schieramenti in vista delle prossime elezioni, al fianco del Presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo il leader di Forza Italia, davanti ai vertici della Coldiretti, ha staccato e assaggiato alcune scaglie da una forma di vero Parmigiano e si è schierato a difesa delle vere produzioni italiane minacciate da falsi e tarocchi che ogni anno sui mercati internazionali sottraggono al sistema Italia un valore di oltre 60 miliardi di euro. Gesto che la Coldiretti ha ribattezzato proprio Patto del Parmigiano.
Un fenomeno, quello dell’agropirateria, legittimato dai recenti accordi internazionali sul libero scambio, dal Canada (Ceta) al Giappone fino ai Paesi del Sudamerica (Mercosur) che autorizzano la produzione di Parmesan dagli occhi a mandorla, di Parmesao carioca ed altre brutte copie dei marchi storici del Made in Italy alimentare.
Fra le proposte della Coldiretti ci sono la semplificazione burocratica, il ministero del cibo e la lotta ai falsi che sono un fenomeno che minaccia un settore strategico della nostra economia che nel 2017 ha raggiunto lo storico record di 41 miliardi di euro di valore delle esportazioni agroalimentari, con un aumento del 7%.
Dopo la “firma” del Patto del Parmigiano con Berlusconi, nel pomeriggio la Confederazione incontrerà i rappresentanti del Movimento 5 Stelle Elena Fattori, vicepresidente della Commissione Agricoltura del Senato e Elio Lannutti fondatore di Adusbef e candidato al Senato per il M5S per presentare e discutere il manifesto politico della Coldiretti sulle proposte per l’Italia che uscirà dalle urne. Al confronto parteciperà tutta la dirigenza nazionale e territoriale.