Coldiretti esprime soddisfazione per il nuovo limite fissato dal decreto del Ministero delle Politiche Agricole sulle domande di autorizzazione per nuovi vigneti
Bene lo stop alle speculazioni sui nuovi vigneti con una soglia massima di 50 ettari per i nuovi impianti e la garanzia di una quota minima compresa tra 0,1 e 0,5 ettari a tutti i richiedenti, qualora le domande ammissibili dovessero risultare superiori alla superficie messa a disposizione. È quanto afferma la Coldiretti rispetto al nuovo decreto del Ministero delle Politiche Agricole che fissa un limite per ciascuna domanda di autorizzazione a nuovi impianti viticoli, ovvero alle licenze necessarie per impiantare vigneti.
“La soglia di 50 ettari – spiega la Confederazione in una nota – potrà essere ulteriormente ridotta dalle singole Regioni per tenere conto delle esigenze proprie del territorio. Si tratta di una misura fortemente sostenuta da Coldiretti sin dal suo primo anno di applicazione nel 2016”. Complessivamente per quest’anno saranno disponibili 6.685 ettari per i nuovi impianti, e “il provvedimento permette di tutelare un settore che nel 2017 ha coltivato 630mila ettari e prodotto 41 milioni di ettolitri, nonostante un taglio alla produzione di circa il 26% a causa delle anomalie climatiche” sottolinea la Coldiretti.
“Il vino resta però uno dei settori di punta del Made in Italy, tanto che – conclude la Confederazione – le vendite di vino italiano all’estero fanno segnare un record storico nel 2017 raggiungendo la cifra di circa 6 miliardi di euro, con un aumento del 7% in valore rispetto all’anno precedente”.