Domani il voto sulla risoluzione non legislativa che tutela l’apicoltura dell’Unione europea
Con circa 600.000 apicoltori (di cui più o meno 50.000 in Italia) che producono circa 200.000 tonnellate di miele all’anno, l’Unione europea è il secondo produttore mondiale di miele dopo la Cina.
I maggiori produttori europei sono: Romania, Spagna e Ungheria, seguiti da Germania, Italia e Grecia. L’UE importa 200.000 tonnellate di miele, principalmente da Cina, Ucraina, Argentina e Messico.
Nuove misure per proteggere la salute delle api, eliminare la contraffazione del miele e sostenere gli apicoltori europei sono state discusse oggi dal Parlamento europeo e domani daranno messe ai voti.
Il progetto di risoluzione chiede una strategia comunitaria efficace, su vasta scala e a lungo termine per migliorare la salute delle api, combattere la mortalità e garantire il ripopolamento. Si chiede inoltre di aumentare il sostegno finanziario agli apicoltori, in particolare per far fronte alle perdite di produzione e di colonie di api.
Per garantire che il miele importato rispetti gli elevati standard dell’UE, secondo la risoluzione è necessario armonizzare le ispezioni alle frontiere e i controlli sul mercato unico, e rendere più rigorosi tutti i requisiti in materia di tracciabilità.
La Commissione europea, secondo gli eurodeputati, dovrebbe inoltre sviluppare procedure di analisi di laboratorio più efficaci e prevedere sanzioni più severe per i trasgressori. Il miele e i prodotti dell’apicoltura, infine, dovrebbero essere considerati “prodotti sensibili” nei negoziati commerciali con i Paesi terzi, o addirittura essere completamente esclusi dai trattati di libero commercio.