La decisione dell’Autorità per l’energia: dal 1° Aprile -8% per la luce e -5,7% per il gas ma aumentano le tasse in bolletta
Non è un pesce d’Aprile: da domenica le tariffe di luce e gas subiranno un taglio rispettivamente del -8% e del -5,7% come comunicato dall’Autorità per l’Energia. Non è però tutto oro quel che luccica: alla riduzione delle tariffe di luce e gas fa da contraltare un pesante rincaro della tassazione secondo quanto denuncia il Codacons commentando le variazioni delle tariffe per il secondo trimestre del 2018.
“Mentre da un lato scende il prezzo dell’energia, dall’altro aumenta la pressione fiscale sulle bollette degli italiani – denuncia il Presidente Carlo Rienzi –. Per l’elettricità, infatti, a partire dall’1 aprile 2018 la tassazione raggiunge il 35,78% di ogni singola bolletta, con gli oneri di sistema che volano al 22,44%. Va ancora peggio per il gas, per il quale gli italiani pagano il 42,5% di imposte e oneri su ogni singola bolletta”.
“Questo significa che su base annua ogni singola famiglia paga quasi 191 euro di tasse e oneri sulla bolletta della luce e ben 443 euro di imposte per il gas – prosegue Rienzi –. Una tassazione inconcepibile che si aggiunge alle speculazioni sul mercato all’ingrosso che hanno portato al forte aumento delle tariffe scattato lo scorso gennaio, e oggetto di un ricorso al Tar della Lombardia presentato nelle settimane scorse dal Codacons, unica associazione in Italia che è riuscita nel 2016 a bloccare il rincaro delle bollette disposto dall’Autorità. Ricorso sul quale si attende ora la decisione dei giudici”.
Coldiretti: “Giù luce e gas? Positivo anche per le imprese”
La riduzione delle tariffe di luce e gas è importante per le famiglie, ma anche per il contenimento dei costi delle imprese. Ad affermarlo è la Coldiretti nel commentare l’annuncio dell’Authority per l’Energia sul ribasso delle tariffe di luce e gas anche nel secondo trimestre dell’anno da aprile a giugno.
“Il contenimento della spesa energetica ha un doppio effetto positivo per la ripresa perché – sottolinea la Coldiretti – aumenta il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma riduce anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare. Il costo dell’energia si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda le attività agricole, ma anche la trasformazione, la conservazione degli alimenti”.