Coldiretti: “Nella regione la percentuale di rischio è superiore a quella già grave della media nazionale”
In Liguria il 100% dei comuni ha parte del territorio a rischio idrogeologico con abitazioni ed imprese che si trovano in aree ad alta pericolosità. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ispra in occasione dell’ultima ondata di maltempo con allagamenti, frane ed evacuazioni.
“La percentuale di rischio è superiore a quella già grave della media nazionale dove – precisa la Coldiretti – sono 7145 i comuni complessivamente a rischio, l’88,3% del totale. I cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con trombe d’aria, grandinate e vere e proprie bombe d’acqua, si abbattono su un terreno reso più fragile dalla cementificazione e dell’abbandono delle aree marginali, ma anche della mancanza di programmazione adeguata che valorizzi il ruolo di chi vive e lavora sul territorio come gli agricoltori”.
“A questa situazione – denuncia la Coldiretti – non è infatti certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo sbagliato ha tagliato in Italia del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata determinanti nel mitigare il rischio idrogeologico. Ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento che non riesce ad assorbire la violenta caduta dell’acqua”.
Oggi allerta arancione per il maltempo
Intanto la Protezione civile sulla base delle previsioni disponibili, d’intesa con le regioni coinvolte alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse anche per la giornata di oggi.
Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata allerta arancione per rischio idrogeologico sul territorio della Provincia autonoma di Bolzano. Valutata inoltre allerta gialla su parte del Veneto, della Lombardia, del Piemonte, della Valle d’Aosta, oltre che sul Ponente ligure, su tutto il territorio di Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio e sui settori interni del Molise. Permane infine l’allerta gialla per rischio idrogeologico localizzato sul Veneto, bacino dell’Alto Piave, a causa della frana della Busa del Cristo, nel Comune di Perarolo di Cadore (Belluno), sulla quale è in corso un continuo e attento monitoraggio.