Codacons: web e social “carburante” del bullismo


Per l’associazione dei consumatori web ed educazione sessista e omofoba spingono i giovani alla violenza

Il carburante del bullismo è il web e una educazione sessista ed omofoba ancora imperante in Italia. Lo afferma il Codacons, intervenendo sul dibattito in corso in Italia dopo i gravi fatti di Lucca

Il carburante del bullismo è il web e una educazione sessista ed omofoba ancora imperante in Italia. Lo afferma il Codacons, intervenendo sul dibattito in corso in Italia dopo i gravi fatti di Lucca e pubblicando i risultati di una analisi condotta in collaborazione con la Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive (S.I.I.Pa.C. Lazio).

La scuola è il luogo in cui ogni individuo compone la propria identità, affrontando le trasformazioni, le curiosità, le scelte e i problemi tipici dell’età evolutiva; ma anche il posto in cui spesso si strutturano pregiudizi – e conseguenti discriminazioni- ai danni di tutte le persone che non rispecchiano modelli sociali largamente accettati e rispondenti a stereotipi” si legge nelle osservazione della Siipac Lazio.

Il Bullismo e i fenomeni discriminativi prendono solitamente di mira categorie stigmatizzate come le persone grasse, gli appartenenti a minoranze etniche e le persone LGBTI. Quando la discriminazione si connota di carattere omofobico assume una peculiarità perché non attacca solo il soggetto in quanto LGBTI o presunto tale, ma coinvolge l’intera dimensione privata e personale della sua sessualità; si radica in una cultura generale ancora omo-transfobica che di fatto giustifica gli aggressori ed è spesso interiorizzata dallo stesso aggredito”.

Con questo si rileva un’altra preoccupante peculiarità: il carattere contagioso dello stigma sociale. L’alto rischio di abbandono scolastico, riduzione delle performance e tentativi di suicidio sono solo alcune delle possibili conseguenze di discriminazioni nel contesto scolastico”.

Ma le cause del bullismo sono per il Codacons da ricercare anche nel web, con particolare riferimento ai social network, dove esistono gruppi chiusi con centinaia di migliaia di iscritti creati allo scopo di alimentare e incentivare discriminazioni e violenze nei confronti di soggetti deboli, siano essi donne, disabili, gay, stranieri. Gruppi pericolosissimi perché influiscono sui comportamenti dei più giovani indirizzandoli verso atti di bullismo.

Proprio per denunciare tale fenomeno il Codacons ha deciso di pubblicare sul proprio sito le foto “choc” del calendario contro il bullismo realizzato dall’associazione nel 2017 e visibili alla pagina https://codacons.it/calendario-2017-bulli-pupe/.

Il Codacons ha inoltre avviato in collaborazione con il Museo Archeologico di Napoli un progetto contro la violenza di genere che porterà nelle scuole superiori di tutta Italia il concetto di eros nell’arte antica, come forma di insegnamento e di contrasto a qualsiasi forma di violenza contro le donne.