La presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente ha denunciato per maltrattamenti in famiglia e uccisione di animali
Maltrattamenti in famiglia e uccisione di animali. Sono i reati per i quali Michela Vittoria Brambilla ha denunciato l’uomo che lo scorso 19 aprile ha ucciso il cane del figlio della convivente, una femmina di Jack Russell di nome Lilly, gettandola dal settimo piano.
La deputata di Forza, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha denunciato oggi il 44enne e nella denuncia-querela, predisposta dai legali dell’onlus, si chiede all’autorità giudiziaria, trattandosi di un’ipotesi di violenza assistita a danno di un minore, di provvedere, anche d’ufficio, ad adottare le necessarie misure “in materia di responsabilità genitoriale”, compreso l’allontanamento del responsabile dalla casa familiare.
“La letteratura scientifica – si legge nella querela – evidenzia come nell’ ambito della violenza domestica o nei casi di stalking il maltrattamento di animali sia un indicatore specifico di potenziali successive violenze fisiche e/o psicologiche su soggetti deboli, come donne, minori e anziani, esposti ad atti violenti da parte dell’abusante 7,6 volte in più dei contesti in cui gli animali non vengono minacciati o abusati”. “Il caso in oggetto – conclude il testo della querela presentata dalla Brambilla – si configura, ad avviso della scrivente, come perfetta espressione del paradigma per cui l’uccisione di animali non è mai da interpretare come fenomeno isolato, bensì come anello di una catena di violenze interpersonali”. Una catena che dev’essere spezzata.