INGV: ripresa con forti esplosioni attività eruttiva dello Stromboli


Interessate dalla sequenza esplosiva le bocche dell’area centro-sud poste sulla terrazza craterica dello Stromboli

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato una intensa sequenza esplosiva sul vulcano Stromboli che ha coinvolto le bocche dell’area centro-sud

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato una intensa sequenza esplosiva sul vulcano Stromboli che ha coinvolto le bocche dell’area centro-sud poste sulla terrazza craterica. Una prima esplosione, avvenuta alle 11.05 locali di ieri, ha emesso abbondante cenere frammista a materiale incandescente e blocchi lavici di grosse dimensioni che sono ricaduti in zona sommitale e lungo la Sciara del Fuoco.

I prodotti emessi hanno superato un’altezza di 250 m sopra la terrazza craterica, come evidenziato dalle telecamere di videosorveglianza dell’Osservatorio Etneo dell’INGV-OE. Tale esplosione è stata seguita da un secondo evento esplosivo alle 11.06, caratterizzato da un modesto fontanamento. Alle 11.10, l’evento di chiusura della sequenza con il lancio di materiale piroclastico di intensità minore, rispetto alla prima esplosione. Complessivamente, tale sequenza esplosiva dello Stromboli ha prodotto una nube di cenere che è stata rapidamente dispersa verso i quadranti sudorientali dell’isola. Il lancio di materiale piroclastico grossolano è stato radiale ed è ricaduto oltre la terrazza craterica e lungo la Sciara del Fuoco.

Violente sequenze esplosive, come quella descritta e classificate come esplosioni maggiori, si sono verificate anche di recente, lo scorso 18 e 7 marzo, e nel corso del 2017, il 1 dicembre, il 1 novembre , il 23 ottobre e il 26 luglio.

“Si tratta di esplosioni più violente di quelle dell’attività stromboliana ordinaria, durante le quali viene emesso materiale grossolano e cenere, che ricade in zona sommitale. Questi eventi, occasionali e imprevedibili, interrompono bruscamente l’attività stromboliana ordinaria. Fanno comunque parte della fenomenologia vulcanica tipica dell’attività sommitale di Stromboli, caratterizzata da esplosioni di variabile energia” spiega l’Istituto. L’attività dello Stromboli è continuamente monitorata dall’INGV mediante le sue Sezioni di Catania, Napoli e Palermo.