Il sogno delle ragazze del WS Catanzaro calcio femminile


È alle porte il sogno delle ragazze del Presidente Ruggiero, il Ws Catanzaro calcio femminile

È proprio il più bel sogno che le ragazze stanno metabolizzando affinché si tramuti in realtà quello alle porte, nel campo di casa, contro la squadra della provincia Bruzia.

Un appuntamento attesissimo quello di domenica prossima, 29 aprile, contro il San Marco Argentano, nei campetti della FGC a Catanzaro.

Tutto pronto…

Allenamenti canonici, con un pizzico di inusuale appetito, di salire in alto della classifica e scatenarsi con tutta la loro adrenalina per riprendersi il prestigioso ruolo in A2 e non guardare più la serie B, ma viverla da professioniste. Pago pensare se: chissà il calcio mercato ha messo gli occhi su qualcuna di queste meravigliose 17 fanciulle per niente viziate ma disciplinate e combattive.

Il Presidente Ruggiero sempre vicino alla squadra

E’ emozionato il Presidente Ruggero quando pensa al lavoro che le ragazze hanno realizzato, ma soprattutto vede “un gioco pulito nel rispetto delle regole”, del resto fedeli ai valori che ha definito la prima società Polisportiva Mater Domini, che continua con la squadra attuale, dando vita, a dire del Presidente: di una continuità etica ma con l’obbiettivo di una vittoria che cambierà le sorti del Catanzaro WS “Uno scontro diretto quello prossimo, speriamo di poter andare a giocare a livello nazionale”. E ricalca” Auguro a tutte le ragazze una grande vittoria.”

Sognare fa bene

Se sognare un po’ è pericoloso, il rimedio non è sognare di meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo, così ci racconta Marcel Proust. In coda a questa massima c’è chi fa di più…sono le ragazze della squadra più agguerrita d’Italia, ma cittadine di una regione più agnostica che si possa definire, anche dal punto di vista sportivo, per non aver capito quanto amino sventolare la bandiera giallo rossa (colori anche del Catanzaro calcio), queste giovani donne e, quanti sacrifici si accumulano sulle loro spalle, grandi sforzi e rinunce pur di esserci e fare squadra e… “vinceremo”, non è una minaccia è una promessa!