Al Ministero dell’Istruzione l’evento “Giovani, politica e senso delle istituzioni nel pensiero di Aldo Moro”. Intitolata all’ex Ministro della Pubblica Istruzione ucciso dalle Brigate Rosse la Sala della Comunicazione
“Vogliamo omaggiare Aldo Moro, nel quarantesimo anniversario della sua scomparsa, qui al MIUR, tra le stanze e i corridoi che ha abitato da Ministro della Pubblica Istruzione, rintracciando nella sua azione di professore e di guida di questo Dicastero i segni della sua concezione dell’uomo, della politica, della democrazia. Dello Stato. Aldo Moro è stato una figura cardine della storia politica, sociale e civile del nostro Paese: tra i fondatori della Democrazia cristiana, suo segretario e suo rappresentante alla Costituente. Più volte Ministro e, nello specifico, Ministro della Pubblica istruzione. Presidente del Consiglio. Professore universitario. Esperienze di vita e professionali eterogenee, diversificate. Ma accomunate da una volontà precisa: mettere la persona prima di tutto. E costruire le basi di una democrazia che fosse ‘valorizzazione di tutti gli uomini nell’ambito della vita sociale’, come sosteneva lui stesso. Vogliamo celebrarlo e trovare stimolo, attraverso la conoscenza del suo operato e delle sue convinzioni, nella nostra quotidianità. Per fare memoria attiva e tradurla in occasione di rinnovamento delle nostre istituzioni, del nostro agire civile, della nostra partecipazione democratica alla vita del Paese”.
Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, in occasione dell’evento “Giovani, politica e senso delle istituzioni nel pensiero di Aldo Moro”, che si è tenuto oggi al MIUR in occasione dei 40 anni dall’assassinio dello statista rapito e ucciso dalle Brigate Rosse.
Hanno preso parte all’iniziativa, oltre alla Ministra Fedeli, Giorgio Balzoni, autore del libro “Aldo Moro. Il professore”, Giuseppe Fioroni, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro nella XVII legislatura, Ezio Mauro, autore del documentario “Il Condannato. Cronaca di un sequestro”. A moderare gli interventi il giornalista Giovanni Bianconi.
“Nei giorni scorsi – ha aggiunto Fedeli – abbiamo inviato una circolare alle scuole di ogni ordine e grado per promuovere l’organizzazione, in occasione del 9 maggio, di momenti di studio e approfondimento sulla sua figura e sulla sua attività. Vogliamo che uomini come Aldo Moro escano dai libri di scuola e diventino familiari per le nostre studentesse e per i nostri studenti. Vogliamo che le nostre giovani e i nostri giovani si rendano conto di essere eredi di un patrimonio di valori e ideali che sono il risultato di lotte e conquiste di uomini e donne come lui, che, voglio ricordare, è stato uno dei nostri Padri Costituenti”.
Al termine dell’evento la Ministra ha intitolato ad Aldo Moro la Sala della Comunicazione del MIUR, luogo del Palazzo dell’Istruzione deputato ad ospitare conferenze stampa ed eventi dedicati ai vari componenti della comunità educante. “Lo facciamo per mantenere traccia visibile della sua azione politica nei luoghi dell’amministrazione del comparto della conoscenza e del sapere, un comparto essenziale per definire interventi di sviluppo della società in cui viviamo”, ha concluso la Ministra.