Maxi operazione della Guardia di Finanza in Campania: 14 arresti. Coldiretti: “Contrabbando di sigarette minaccia il comparto del tabacco italiano”
In Italia si fumano circa 4,4 miliardi di sigarette contraffatte o contrabbandate all’anno che alimentano la criminalità e tolgono alle casse dello Stato introiti fiscali pari a circa 809 milioni di euro.
È quanto emerge da una analisi della Coldiretti che ha promosso l’Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare su dati KPMG, in riferimento all’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Caserta contro una banda accusata di far entrare “bionde” dall’Est Europa, che ha portato all’arresto di 14 persone. Le sigarette erano destinate prevalentemente al mercato napoletano.
Il blitz degli uomini delle Fiamme Gialle è scattato stamani nell’hinterland di Napoli e ha riguardato anche i rioni Scampia e Sanità del capoluogo campano. L’operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
“L’Italia – sottolinea la Coldiretti – risulta essere a livello europeo tra i primi Paesi per consumo di sigarette contraffatte con le regioni più colpite che sono nell’ordine Campania 33%, Friuli 21%, Sicilia 14%, Puglia 7%, Calabria 7%, Lombardia 6% e Piemonte 5%”.
Nel panorama italiano il fenomeno è particolarmente diffuso nella città di Napoli dove sono stati rinvenuti il 43% di prodotti ucraini importati illegalmente in Italia. Il contrabbando è una minaccia per un comparto che vede l’Italia leader nell’Unione europea per il tabacco con oltre 1/4 della produzione complessiva. Sviluppata su 18.000 ettari soprattutto in Campania, Veneto, Umbria e Toscana.
Marigliano (Fit): “Fenomeno preoccupante, serve una risposta politica”
“Il contrabbando di Tle nella provincia di Napoli continua ad essere una realtà preoccupante e questa operazione lo dimostra”. Arriva il grido d’allarme del Presidente Provinciale della Federazione Italiana Tabaccai di Napoli Francesco Marigliano che ringrazia a nome della Categoria la Gdf, la DdA e il Tribunale di Napoli per lo straordinario lavoro.
“Contrabbando e contraffazione delle sigarette – spiega Marigliano – sono fenomeni estesi in tutta Italia ma nella provincia di Napoli rappresenta una vera e propria emergenza che la nostra categoria, suo malgrado, deve affrontare. Napoli ed il suo hinterland sono il crocevia del traffico internazionale di sigarette contrabbandate. In particolare, Napoli è la città dove il mercato nero delle sigarette ha raggiunto un’entità ed una dimensione territoriale veramente rilevante, al punto che un pacchetto venduto su tre è di provenienza illecita”.
“Noi tabaccai – aggiunge – siamo direttamente colpiti dal fenomeno e sperimentiamo un preoccupante calo di redditività che minaccia seriamente la stabilità delle nostre piccole imprese a conduzione familiare che rappresentano un presidio di vendita legale e sono un punto di riferimento per tutta la collettività, siamo 1800 rivendite solo a Napoli e Provincia. Purtroppo le dinamiche legate ai traffici illeciti di tabacco si sono molto evolute negli ultimi anni. È un fenomeno che muta costantemente, che è cambiato radicalmente nelle sue modalità operative, ed è diventato sempre più multiforme”.
“Gli sforzi della Guardia di Finanza hanno dato ottimi risultati, ma da soli non bastano. Serve una risposta forte della classe politica del nostro Paese, ma anche a livello europeo ed internazionale. È necessario tenere alta l’attenzione, inasprire le pene per i reati di contrabbando, adottare dei sistemi di tracciatura, svolgere campagne di informazione sui cittadini, incrementare i controlli insomma adottare misure di prevenzione nell’ottica di un approccio condiviso alla tolleranza zero” conclude.
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